REGGIO CALABRIA. Due affiliati alla cosca Nirta-Strangio della ‘Ndrangheta sono stati arrestati con l’accusa di essere gli esecutori materiali della strage di Duisburg, compiuta nella cittadina tedesca il giorno di Ferragosto del 2007, quando furono uccise sei persone.
Avrebbero agito in complicità con Giovanni Strangio, già finito in manette con la stessa accusa il 12 marzo dello scorso anno, in Olanda.
Gliagenti dellaSquadra mobile di Reggio Calabria e del Servizio centrale operativo,hannotratto in arresto altre otto persone, colpite da ordinanze di custodia cautelare emesse su richiesta dalla Dda di Reggio Calabria ed accusate anche loro di essere affiliate alla cosca Nirta-Strangio. L’operazione che ha portato ai dieci arresti è stata denominata “Fehida 3”.
La sera del 15 agostodel 2007, davanti ad un ristorante italiano a Dusiburg, furono assassinati Tommaso Venturi, 18enne che stava festeggiando il compleanno con le altre vittime, Francesco e Marco Pergola, di 22 e 20 anni, Marco Marmo, di 25 anni, Sebastiano Strangio, di 39 anni ed il 17enne F.G. Secondo gli investigatori il vero obbiettivo del clan era Marmo, sospettato di essere il responsabile dell’uccisione di Maria Strangio, moglie del boss Giovanni Nirta.
Nel marzo 2009 fu arrestato Amsterdam Giovanni Strangio, insiemeal cognato Francesco Romeo, anch’egli latitante, ricercato dal 1997 con l’accusa di traffico internazionale di droga. Sempre ad Amsterdam il 24 novembre 2008 la squadra mobile di Reggio Calabria, in collaborazione con lInterpol e la polizia olandese, arrestò il boss latitante Giuseppe Nirta, 35 anni, esponente di spicco della cosca di San Luca, ricercato da 13 anni. Qualche mese prima, ad agosto, era stato arrestato il fratello, Paolo Nirta.