Farmacia comunale, il Pdl interroga Cennami

di Redazione

Giovanni SchiappaMONDRAGONE. Durante la seduta consiliare del 26 febbraio, il capogruppo consiliare del Pdl, Giovanni Schiappa, presenterà due interpellanze consiliari inerenti la revoca della prelazione della settima farmacia alla Città di Mondragone e l’iter della dismissione della Farmacia Comunale.

Infatti, l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Cennami ha esercitato la prelazione per la settima farmacia da ubicarsi sul territorio comunale, ma dopo l’esercizio di tale prelazione nessuna altra attività amministrativa è stata intrapresa in merito.

“Il Pdl, quindi, – spiegano in una nota Schiappa e i consiglieri del gruppo – intende conoscere dettagliatamente se il sindaco ha conoscenza del disposto del comma 8 dell’articolo 1 della Legge regionale2/2010, che prevede la soppressione delle farmacie istituite per le quali non sono state ancora avviate le procedure per l’apertura alla data dell’ultima legge finanziaria, nonché di conoscere gli intendimenti del sindaco per porre riparo all’inerzia colpevole della Amministrazione da lui guidata, avendo creato un gravissimo danno alla città, ovvero vendendo l’unico servizio farmaceutico pubblico e non riuscendo ad aprire la settima farmacia, oltre che poi quali sono stati i motivi ostativi per non affidare la gestione della settima farmacia alla società comunale a ciò deputata, accelerando in tal modo sui tempi di apertura della stessa farmacia”.

“Inoltre, – continuano – l’amministrazione comunale ha inteso attivare le procedure di vendita della concessione della Farmacia Comunale e la prima asta pubblica è andata deserta. E’ stato ridotto del 10% l’importo a base di gara della seconda asta pubblica e, sulla stampa locale, sono apparse notizie particolarmente gravi in merito alla procedura di vendita e per la quale nessuna informazione è stata resa al Consiglio Comunale. Il Pdl, quindi, chiede se quanto apparso sulla stampa locale corrisponde al vero, ovvero che il Tar ha sospeso le procedure pubbliche di incanto per la vendita della concessione della Farmacia Comunale e che il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha disposto il sequestro conservativo delle quote societarie della Far.Com, affidandone la custodia delle stesse al socio di minoranza”.

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