ORTA DI ATELLA. Il mio breve percorso nellUdc è giunto al termine. Così Ermanno Vincenzo Guido esordisce nella missiva in cui comunica le sue dimissioni dallUdc.
Con voi, amici di questa sezione, scrive Guido nella lettera inviata al presidente e agli organi direttivi dello scudocrociato ortese ho condiviso e condivido la voglia di cambiamento e di svolta radicale che urge per la nostra terra, la voglia e la determinazione per il ristabilimento del diritto, la difficile lotta da attuare attraverso il dialogo con la bussola del bene comune in mano, ma mi urge moralmente confidarvi che la mia collocazione politica non trova pieno senso e significato nelle scelte programmatiche che lUdc (in maniera specifica a livello nazionale) pone in campo in maniera diversificata da regione in regione, da provincia in provincia.
Le mie idee e il mio credo politico, spiega confrontate e condivise da un folto gruppo di sostenitori, mi spingono a trovare una nuova alternativa politica allindomani delle prossime elezioni provinciali e regionali: non possiamo e non vogliamo lottare per il bene della nostra città dando una mano, seppur indirettamente, alla regia così attenta e scrupolosa degli onorevoli Berlusconi e Casini. In un orologio la più piccola rotellina è indispensabile per lintero ingranaggio, e tutto lingranaggio segue una precisa meccanica e una precisa logica; francamente, non vedo né logica né senso politico nelle scelte di campo che Casini e i suoi uomini vanno attuando di territorio in territorio, ora a destra ora a sinistra.
Consideratemi, quindi, conclude Guido come un ingranaggio che si è bloccato, poiché è intento a seguire una logica che vuole contribuire a bloccare lintero sistema di Berlusconi e dei mini-berluschini in ogni angolo del Paese Italia, e quindi anche e soprattutto a partire dalla nostra città. Concludo, salutando e rinnovando la mia più sincera stima ad ognuno di voi, della cui amicizia non potrò mai dubitare.