TEVEROLA. Né con Melillo né con Lusini, ma con i teverolesi. E questo il motto del Movimento per Teverola che alle amministrative di marzo si presenterà con una propria lista, capeggiata dallavvocato Paolo Mattiello, …
… in alternativa ai due principali schieramenti Progetto Civico, guidato dallex sindaco Biagio Lusini, e Patto per Teverola, dellex vicesindaco Gennaro Melillo. Per il sodalizio, la contrapposizione tra Lusini e Melillo è pura finzione. Entrambi spiegano i componenti del Movimento provengono da una stessa concezione del potere, da una stessa scuola perversa di gestione, e dallo stesso partito, comunista, post-comunista ed infine neo-comunista, ma vetero-comunista-stalinista nella sostanza, in quanto fondato sulla criminalizzazione dellavversario, attraverso unazione di linciaggio prima e killeraggio politico poi.
In particolare, la scissione di Melillo dal gruppo Lusini secondo il Movimento è dovuta ad un tentativo di redistribuzione, saldamente detenuto da Lusini, del potere e delle sue prebende, e non ad una divergenza politica, come hanno tentato di propinarci, afferente. Mentre, riguardo a Lusini, secondo Mattiello e company lex sindaco mira a difendere lo status di quanto carpito in questi anni.
Un quadro desolante, quello tratteggiato dal Movimento, il quale ritiene che nella malaugurata vittoria delluno o dellaltro, nonostante uno sia vincitore e laltro perdente, alla fine cè il pericolo che formino unammucchiata finalizzata alla redistribuzione del potere, e ai teverolesi non resterà che recitare il De Profundis.
Noi concludono dal Movimento intendiamo spezzare questo perverso incantesimo che umilia la nostra comunità, con buona pace dei benpensanti che, in pantofole e al caldo di un camino, assistono incuranti alla lenta agonia della città.