Misso a Pagano e company: “E’ finita la cuccagna”

di Redazione

Saverio MissoTRENTOLA DUCENTA. “E’ finita la cuccagna”, così è intitolato il manifesto dell’ex assessore Saverio Misso.

“Cari cittadini, la risposta che mi appresto a dare allo sgangherato manifesto dell’ex sindaco Pagano e dei suoi residui cortigiani è squisitamente di carattere politico, lasciando agli altri offese, miserevoli considerazioni e insinuazioni gratuite.

In tale ottica sottopongo a Voi, unici giudici abilitati ed autorizzati a dare giudizi, le seguenti considerazioni. Possono dare giudizi l’ex sindaco Pagano e i consiglieri Picone, Cassandra, Russo Carlo, Grassia, Pezone Angelo e Coppola Giuseppe che nel 2006 decretarono lo scioglimento del Consiglio comunale, tradendo elettori ed amici, firmando in modo subdolo e truffaldino?

I consiglieri Grassia, Cassandra, Pagano Domenico, Marino Antonio, Picone e Candigliota (questi ultimi ben due volte), che in più occasioni, perché chi interessato per cariche assessoriali, chi per velleità politiche, che per candidature provinciali, chi per difendere interessi personali nel campo edilizio, hanno dato la propria disponibilità a mandare a casa il sindaco e a sciogliere il Consiglio comunale, guarda caso pronti poi a rientrare nei ranghi all’ultimo minuto, ricevendo naturalmente il loro contentino. Possono dare giudizi?

I cittadini devono comunque sapere che gli altri consiglieri non sono da meno per opportunismo e interessi personali. Per onestà, l’unico che non ha mai manifestato l’intenzione di sfiduciare l’amministrazione è stato Michele Conte, naturalmente i motivi sono ben noti, parliamo sempre di interessi, e che interessi!

Tutti questi personaggi possono dare giudizi? Si dovrebbero solo vergognare. Questi sono i personaggi che mi hanno accusato di opportunismo personale, mi vien e spontaneo domandarmi: ma da che pulpito viene la predica?

Per chiarezza, mi preme sottolineare che ho lasciato la maggioranza circa un anno fa, perché non ero d’accordo con le scelte del sindaco e di una ristretta cerchia di consiglieri (per la verità 2-3), distaccandomi da chi era esclusivamente portatore di interessi personali.

Una maggioranza tra l’altro portata allo sbando fin dall’inizio dall’ex sindaco Pagano, non a caso da un anno si reggeva sul voto di Picone, eletto in un’altra lista, perché ben 4 consiglieri erano passati all’opposizione.

Come può l’ex sindaco Pagano, che è stato fautore e portatore di interessi personali, come lavori ai suoi parenti, concessioni edilizie a stretti congiunti, per non parlare di una politica fallimentare, dare giudizi? Dovrebbero solo vergognarsi.

Ma, cosa ancora più grave, è stata quella di dare suggerimenti tramite i suoi gregari a qualche scribacchino da strapazzo. Credo di poter affermare che l’unico che ha tradito i cittadini è Pagano, unitamente ad alcuni suoi scudieri, guarda caso di ciò che fu accusato anche in un pubblico manifesto dagli amici Riformisti e da Grassia, fin dal 2008.

Penso che sia chiaro a tutti che la stragrande maggioranza dei consiglieri comunali hanno pensato solo ed esclusivamente all’edilizia o alla gestione privatistica degli uffici, non a caso l’ufficio tecnico è stato il loro porto di mare e la casa comunale la propria abitazione (anche oggi spadroneggiano nell’occupazione degli uffici comunali come se fossero ancora in carica).

Ai cittadini, ai quali è indirizzata la mia risposta, chiedo il giudizio sul mio operato di sfiduciare questo sindaco, un paio di suoi scudieri e l’amministrazione comunale anche a cospetto della irresponsabile e gravissima gestione amministrativa in danno dei cittadini in materia di rifiuti.

Un sindaco e un’amministrazione che firmano un contratto per il servizio dei rifiuti portandolo da 600mila a 900mila euro, eliminando tra l’altro servizi accessori come sacchetti per i rifiuti e automezzi previsti nel vecchio contratto, aggravando di spese i cittadini di altri 800mila euro circa. Questo è un sindaco che deve andare a casa o continuare ad amministrare?

Un sindaco e un paio di scudieri che colgono l’occasione, in modo subdolo, della minaccia di Bertolaso per arrecare ai cittadini un danno con la rimozione dei rifiuti in due strade (tra cui una privata, di accesso alla proprietà di un consigliere comunale) per una somma di circa 2 milioni e 500mila euro. Questi devono continuare a galleggiare o affondare?

Ma il colmo dei colmi è che questi rifiuti sono depositati sulla strada Trentola-Ischitella, ben visibili a tutti, e per la rimozione occorrono come richiesta avanzata ben altri 3 milioni di euro, per una spesa totale (2,5+3 milioni) di 5 milioni e mezzo di euro.

Sono sicuro che la riflessione più immediata dei cittadini sarà: Misso, dovevi mandarli a casa e anche prenderli….chiedo scusa se non l’ho fatto.

Il goffo e pietoso tentativo, poi, di produrre ricorso al Tar contro lo scioglimento è la prova tangibile che non vogliono andare a casa e non vogliono lasciare la cuccagna. Per la verità mi danno l’impressione di essere gli ultimi ‘Pirati di Barbanera’.

Sono fiero di aver liberato la città di Trentola Ducenta da questi amministratori irresponsabili e incompetenti”.

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