AVERSA. Certi metodi di controllo del voto non cambiano mai, anzi si evolvono con la tecnologia: oggi per verificare a quale schieramento è andata la preferenza basta inviare un mms con la foto della scheda elettorale.
E non bastano transenne, silenzi elettorali sempre più solo di facciata e tanto altro a fermare la compravendita del voto, approfittando della disoccupazione e della crisi economica le tariffe sono scese: con 150 euro ci si può accaparrare 5 voti. Il caso del ragazzo arrestato mentre fotografava le schede in una sezione elettorale del V circolo di Aversa, situato nellarea 167, non sembra meravigliare troppo. La Sinistra locale pensa che non sia un caso isolato. In realtà spiegano i comunisti aversani si dovrebbe cominciare ad arrestare chi specula sulla disperazione e sulle famiglie che non arrivano a fine mese, chi minaccia di licenziamento i lavoratori se non sostengono il suo candidato, chi regala pacchi di pasta e bottiglie di conserva rinverdendo le peggiori tradizioni della Dc, ma abbiamo seri dubbi che questo avverrà. Denunciamo, ancora una volta, la corruzione e il malaffare di questa politica clientelare e dei ricatti, e lo facciamo oggi, ad elezioni in corso, e da domani, per ridare la dignità e la possibilità di un riscatto a quei quartieri, troppo spesso dimenticati per poi diventare oggetto di mercato in periodo elettorale. La nostra indignazione,come comunisti, non verrà cancellata a urne chiuse.