AVERSA. La soluzione a questa nuova crisi non è dietro l’angolo. Neanche dal prefetto di Caserta ho ricevuto garanzie.
Così il sindaco di Aversa Domenico Ciaramella, che scrive al ministro dellInterno Roberto Maroni ed al presidente della Commissione parlamentare di inchiestasul ciclo dei rifiutiGaetano Pecorella.
Lo stato di agitazione del personale dipendente del Consorzio Unico di Bacino delle Province di Napoli e Caserta scrive il primo cittadino normanno ha totalmente paralizzato, da diversi giorni, lesecuzione dei servizi di Igiene Urbana sul territorio comunale, causando una nuova emergenza. La totale paralisi dei servizi sta determinando enormi problemi igienico-sanitari alla Città di Aversa che presenta un territorio racchiuso in 7 chilometri quadrati, totalmente invaso da oltre 700 tonnellate di rifiuti. È in corso lo sciopero dei lavoratori del Consorzio che non ricevono lo stipendio e lo stop degli impianti ha ricadute disastrose sul nostro territorio, così come in quello dellintero casertano. Malgrado la Città di Aversa, così come tante altre, è in regola con i pagamenti con il Consorzio, dobbiamo subire questa situazione e ritrovarci con le strade sporche.
Intanto, Ciaramella invia un messaggio ai rappresentanti di alcune associazioni ambientaliste che in questi giorni, attraverso delle dichiarazioni non chiare, non fanno nientaltro che confondere i cittadini. A questi signori conclude Ciaramella chiedo di fare chiarezza sulle reali responsabilità dellamministrazione vomunale di Aversa in merito alla nuova emergenza rifiuti. Ribadisco conclude il sindaco che la Città di Aversa è in regola con i pagamenti nei confronti del Consorzio Unico delle Province di Napoli e Caserta, ma la raccolta non viene effettuata a causa della protesta in atto dei lavoratori dello stesso consorzio.