Vittime delle mafie, nell’Itc ‘Gallo’ il “Giardino della Memoria”

di Redazione

Giardino della memoriaAVERSA. “Perché si diffonda il profumo della libertà”. Si usano le parole di Paolo Borsellino, vittima della mafia, per inaugurare il “Giardino della Memoria” .

Un luogo creato all’interno dell’Itc “Gallo”,adornato di alberi,dove lunedì è stata accesa anche la “fiaccola della memoria”.

L’Istituto aversano ha sfruttato l’occasione del convegno “La scuola pubblica tra tagli nazionali e risorse Regionali” per rendere omaggioalle vittimedella criminalità. Il progetto, coordinato dalla professoressa Maria Grazia De Chiara, ha permesso agli studenti di conoscere la storia di chi si è battutto per la legalità: ogni albero piantato è una vita ricordata.

La cerimonia ha coinvolto emotivamente tutti i presenti che, dopo un lungo silenzio, si sono lasciati ad un applauso. Soddisfazione massima è arrivata da parte del dirigente scolastico, Gennaro Cristiano, che si è detto fiero per il lavoro svolto e per la straordinaria coesione che tutto l’istituto, docenti e alunni, hanno maturato attorno al tema della legalità.

Alla commemorazione erano presenti Paolo Monaco e Santina dell’Aversana dello staff regionale di “Scuole Aperte”, i presidi e i coordinatori dei progetti di varie scuole dell’agro aversano, allievi, docenti, genitori e personale Ata del “Gallo”. La realizzazione del giardino ha visto impegnati in modo attivo e convinto tutti coloro che a vario titolo partecipano a “Scuole Aperte”, in particolare la coordinatrice De Chiara, la professoressa Maria Panetta, referente alla legalità e tutor del laboratorio con l’associazione Libera, e la professoressa Narcisa Campofreda, impegnata nei laboratori di legalità della scuola.

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