CASTEL MORRONE. Il Palamaggiò, in particolare la possibile uscita dell’impianto sportivo dalla procedura di fallimento, torna all’attenzione delle istituzioni.
L’iniziativa fa capo al Comune di Castel Morrone, nel cui territorio sorge il complesso realizzato nel 1982 dall’imprenditore Giovanni Maggiò, che riuscì a costruirlo in cento giorni per mettere a disposizione della squadra di basket, da lui presieduta, la Juve Caserta, una struttura in grado di rispondere alle normative prescritte dalla Federazione a seguito della promozione in serie A.
Nei giorni scorsi, a conclusione di una serie di incontri tecnico-amministrativi, iniziati lo scorso anno, il Sindaco di Castel Morrone Pietro Riello ha incontrato presso la Casa Comunale di Piazza Bronzetti, il presidente del Comitato Provinciale Coni Michele De Simone, comunicando la disponibilità “ad avviare un nuovo percorso per la risoluzione dell’annosa problematica, sviluppando nuove opportunità finanziarie e gestionali che la normativa consente”. In effetti il presidente De Simone, che da tempo in tutte le sedi si va adoperando per trovare, pur nelle oggettive difficoltà della finanza pubblica, una soluzione a livello istituzionale finalizzata a garantire ruolo e funzioni di un impianto e di un’area ideale per lo svolgimento di attività e di servizi, non solo sportivi, di portata sovra comunale, aveva inoltrato formale richiesta all’Ente, territorialmente competente, per attivare un tavolo di concertazione sulla vicenda.
Nel condividere le istanze del mondo dello sport, evidenziate dal presidente del Coni, il primo cittadino morronese Pietro Riello ha assicurato che “il Comune si farà parte diligente nell’avviare quel percorso giuridico-amministrativo finalizzato ad esplorare nuove strade per l’uscita del Palamaggiò dalla procedura di fallimento”. In tale prospettiva è stato sottolineato il positivo ruolo dell’Ente Provincia che ha consentito, prendendo in fitto l’impianto dalla curatela fallimentare, la prosecuzione dell’attività agonistica e l’impegno alla manutenzione.
E’ stato anche opportunamente evidenziato che il maggior creditore del fallimento è l’Istituto per il Credito Sportivo, da sempre collegato al Coni ed al mondo dello sport, nei confronti del quale sono stati riannodati rapporti di reciproca comprensione e disponibilità a trovare soluzioni condivise.
Tra l’altro, nell’incontro svoltosi al Comune di Castel Morrone è stato ricordato che il progetto, a suo tempo presentato dal cavaliere del lavoro Maggiò, prevedeva la realizzazione sulla vasta area di proprietà dell’imprenditore e su quelle adiacenti, appartenenti al demanio comunale, di una vera e propria “cittadella dello sport”, integrata da servizi di comune interesse.