CASERTA. Identificati e catturati dagli agenti della Squadra Mobile di Caserta, diretta dal vicequestore Rodolfo Ruperti, i rapinatori, capo ed affiliati, della banda dedita a rapine a mano armata.
… (il cosiddetto filo di banca) che nel 2008 e 2009 nel centro di Caserta, a Parete e Casapulla rapinavano clienti che da poco avevano prelevato denaro (somme oscillanti tra le 5000 e 15mila euro). Ad individuare e arrestare lintera banda ci ha pensato il personale della seconda sezione della Mobile, al comando del sostituto commissario Raffaele Cicatiello, che alle prime ore di lunedì mattina, ad epilogo di incessanti ed attive indagini, a Napoli, eseguivano tre ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di Rosario Savarese, alias Ciariello, 48 anni, di Napoli, zona Chiaia, ritenuto capo della banda; Carmine DAngeli, alias Fefè, 46 anni, di Napoli, zona Padre Ludovico da Casoria; e Vincenzo Giannicolo, alias Mollica, 32 anni, di Napoli, zona via Toscano.
I tre, unitamente ad altri complici (Claudio Camponesco, fratelli Vincenzo e Giuseppe Rolanto, Pasquale Annavale, Ciro Bergamasco, Salvatore DAngeli, Gennaro Pangia ed altri, tutti già arrestati nei mesi precedenti dalla polizia), venivano catturati in esecuzione di ordinanza cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere Baldassare, su richiesta del pm sammaritano Cozzolino e del pm Santulli della procura napoletana, e rinchiusi nelle carceri di Napoli-Poggioreale, Secondigliano e Larino (Campobasso).
Dalle difficoltose indagini effettuate dagli investigatori, concretizzatesi in innumerevoli appostamenti, acquisizioni di filmati e servizi di intercettazioni, effettuati tra il 2008 e il 2009, emergevano con chiarezza i ruoli di ogni componente della banda e del presunto capo Savarese, grazie anche allacquisizione di tutte le registrazioni dei movimenti avvenuti nelle banche. In particolare, gli investigatori della Mobile di Caserta, nei vari servizi effettuati, riuscivano ad incastrare i tre arrestati che insieme ad altri seicomplici facevano partedella holding criminosa. I tre arrestati, a differenza degli altri affiliati, avevano operato con pistole in pugno, principalmente nella provincia di Caserta.