CASERTA. Giuseppe Vozza, candidato presidente per la lista Speranza Provinciale, interviene sul fenomeno dei manifesti selvaggi e delle norme elettorali.
Si vuole premettere che non nascondiamo un certo disagio, imbarazzo e difficoltà a confrontarci, in questa campagna elettorale, con forze e politici dei quali la magistratura ha richiesto larresto per collusione con la camorra o con candidati le cui frequentazioni con la camorra erano e sono evidenti a tutti. A ciò si aggiunge la difficoltà di poter agire liberamente nel territorio e poter liberamente rappresentare le proprie posizioni politiche e le proposte che si intendono realizzare in caso di vittoria. In questa direzione quella che viene nominato nel gergo comune manifesto selvaggio ha assunto in provincia una dimensione preoccupante. E assai difficile non trovare manifesti di candidati inneggianti alla legalità affissi ovunque e, naturalmente fuori dagli spazi consentiti. Come in una fiera di paese, si vedono in giro tanti camion con gigantesche fotografie di questo o quel candidato; per non parlare poi dei manifesti di metri 6×3 con le facce dei politici che, come un prodotto da supermercato, hanno sostituito i precedenti reclamizzanti ora creme ringiovanenti, ora prosciutti.
E stato del tutto impossibile continua Vozza per Speranza Provinciale poter mantenere i propri manifesti negli spazi assegnati per più di qualche minuto. Soldi sprecati e diritto negato. Considerati i costi per la stampa e laffissione dei manifesti, ci viene da chiedere dove e da chi tanti denari (a conti fatti diversi milioni di euro solo per i manifesti) sono stati dati ai candidati e ai partiti e se questi soldi sono stati poi messi in bilancio dai responsabili e se la contabilità delle spese è rispettosa delle previsioni e delle norme in materia. In attesa, comè costume in questo Paese, che venga poi fatta una leggina per perdonare le violazioni in materia di propaganda elettorale, come avviene da sempre, chiediamo il diritto di poter fare la campagna elettorale nel rispetto di regole che le autorità sono chiamate a far osservare.