CASERTA. Fino a pochi giorni fa chi affermava che lemergenza rifiuti non era terminata veniva considerato alla stregua di un novello untore.
Con un decreto inopportuno e, come al solito anticostituzionale, il Governo Berlusconi ha sancito la fine della emergenza. La verità è unaltra ed è sotto gli occhi di tutti: così Antonio DellAquila, candidato della Federazione della Sinistra alla Presidenza della Provincia, in merito alla nuova emergenza che ha colpito molte città casertane.
“Chi in questi giorni ha attraversato la provincia di Caserta o alcuni quartieri di Napoli ha ritrovato cumuli di munnezza identici a quelli di due anni fa. Questa è la lampante dimostrazione che i problemi erano solamente stati nascosti sotto il tappeto e non affrontati alla radice come sarebbe stato necessario. Dovè finito il Governo del fare? Come mai il potente Commissario Bertolaso ha fatto una veloce fuga, anche qui, inseguito da indagini e sospetti? La verità è che anche in questo caso a Berlusconi e soci non interessava risolvere i problemi della Campania, ma semmai quelli di qualche potere forte come la Impregilo. Non a caso, sistemata la vicenda finanziaria di Impregilo e riaperte le discariche in zone protette o addirittura sequestrate dalla Magistratura, il Governo ha lasciato sulle spalle degli Enti locali la responsabilità e i costi della soluzione del problema”.
Rifiuti, int. Ferrero e Dell’Aquila – VIDEO |
“Di questa azione restauratrice prosegue DellAquila – è stato connivente anche il Governatore Bassolino che in dieci anni di gestione della Regione non ha saputo dotare la Campania di un moderno Piano regionale dei rifiuti, né realizzare impianti alternativi agli inceneritori, come ad esempio gli impianti di compostaggio. Proprio in provincia di Caserta abbiamo assistito alla peggiore pratica consociativa di gestione del potere, basata su gestioni bypartisan dei Consorzi di smaltimento rifiuti, attraverso lutilizzo di amministratori quasi sempre incapaci e spesso collusi con la malavita, che hanno portato la Magistratura ad intervenire pesantemente come nel caso Eco-Quattro”.
“Oggi occorre voltare completamente pagina, per questo abbiamo inserito nel nostro programma questi punti qualificanti: la ridefinizione delle competenze in materia di smaltimento rifiuti basata sulla potestà dei Comuni di autodeterminare le proprie scelte in materia di gestione; lestensione della raccolta differenziata porta a porta per tutti i Comuni della provincia; lapprovazione di un nuovo Piano regionale dei Rifiuti e di un nuovo Piano provinciale dei rifiuti che preveda leliminazione dellinceneritore previsto a Santa Maria la Fossa; la delocalizzazione dei cementifici ubicati nella zona di Maddaloni con bonifica integrale dellarea a carico delle Aziende proprietarie; la redazione di un Piano straordinario di bonifica dellagro aversano e del litorale domizio attraverso gare europee trasparenti e monitorate dalla Magistratura; la realizzazione di una rete di impianti di compostaggio che tenda a valorizzare le singole realtà di Terra di Lavoro; la creazione di un circuito di piccoli impianti per il riciclaggio ed il riuso dei materiali provenienti dalla raccolta differenziata coinvolgendo le cooperative sociali al fine di dare lavoro vero e pulito alle giovani generazioni; lapprovazione di una società in house per la gestione del ciclo integrato dei rifiuti della Città di Caserta per evitare che per la terza volta vinca la gara una impresa che poi subisce la interdittiva antimafia”.
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