Zinzi in visita alla Camera di Commercio

di Redazione

 CASERTA. Nel pomeriggio di mercoledì il candidato alla presidenza della Provincia di Caserta per la coalizione di centrodestra, Domenico Zinzi, ha fatto visita alla Camera di Commercio.

Ad accoglierlo il presidente, Tommaso De Simone, i componenti della Giunta e i dirigenti dell’Ente Camerale, e una folta rappresentanza delle categorie del mondo economico e produttivo della Provincia. A prendere la parola per primo è stato il presidente De Simone: “Nonostante la crisi – ha detto – la piccole e medie imprese casertane lottano, facendo registrare risultati confortanti soprattutto nel settore agricolo, che costituisce il 16 per cento del pil della Provincia, e in quello manifatturiero. La Camera di Commercio di Caserta è la diciottesima in Italia, ci sono tanti imprenditori che vogliono continuare a lavorare e a crescere. Per fronteggiare la crisi – ha proseguito De Simone – abbiamo stanziato fondi ingenti per il sostegno al credito e per dei microprestiti alle aziende. Inoltre, dobbiamo immaginare interventi straordinari di riqualificazione del territorio”.

L’onorevole Zinzi ha subito sottolineato le difficoltà in cui si trova la Provincia di Caserta, con riferimento ai parametri delle classifiche relative al benessere dei cittadini: “Mi fa piacere – ha detto Zinzi – che la Camera di Commercio di Caserta sia diciottesima in Italia. Tuttavia, va detto che la nostra Provincia è negli ultimi posti nelle graduatorie del cosiddetto Bil, un indice che segnala il benessere degli abitanti. In Provincia abbiamo avuto un Governo che in quattro anni non ha realizzato una sola iniziativa che denotasse una qualsiasi forma di programmazione. A tutto ciò si è aggiunto un anno di commissariamento che non ha certo giovato al nostro territorio. Inoltre, non si possono ignorare dieci anni di malgoverno regionale. E’ giunto il momento di rimboccarsi le maniche e lavorare per risollevarsi da questa difficile situazione”.

 Zinzi, poi, è tornato sull’aeroporto di Grazzanise: “E’ indispensabile per lo sviluppo non solo della Campania, ma dell’intero Mezzogiorno” e, sollecitato dal presidente provinciale dell’Ascom-Confcommercio, Mario D’Anna, ha toccato il tema della proliferazione dei centri commerciali: “Il piano regionale del commercio – ha detto – è stato superato ampiamente per compiacere la grande distribuzione. Vanno tutelati gli esercizi di vicinato, dedicando grande attenzione ai centri commerciali naturali. Inoltre – ha aggiunto Zinzi – dobbiamo pensare, così come ho già proposto per l’Agricoltura e come proporrò per gli altri comparti cruciali del mondo produttivo, all’istituzione di una Consulta permanente sul commercio. Non si può pensare di affrontare argomenti di una tale rilevanza senza discuterne con gli operatori dei vari settori”.

Un ulteriore passaggio c’è stato sulle bonifiche, soprattutto per quel che riguarda il litorale domizio. Argomento, questo, sollevato da una delegazione di commercianti provenienti proprio da questa importante area della Provincia: “La depurazione delle acque – ha spiegato Zinzi – è fondamentale per rilanciare il turismo sulle nostre coste. Inoltre, dobbiamo immaginare di creare un sistema di portualità nella zona”. Il presidente D’Anna ha spiegato che “negli ultimi anni la Regione ha penalizzato pesantemente la Provincia di Caserta. Lo scorso 31 luglio sono state approvate tre delibere. Nella prima, Caserta veniva esclusa dal progetto dei Centri Commerciali Naturali, nella seconda si destinava l’ex canapificio di Caserta a centro di accoglienza per immigrati e nella terza veniva fatto sparire un percorso turistico. E’ ora di invertire la rotta”.Zinzi ha sottolineato come “la Provincia debba essere punto di riferimento per l’intera comunità territoriale, facendo pesare il suo ruolo anche in sede regionale”.

Martedì mattina, infine, l’onorevole Zinzi ha fatto visita alla Progest, azienda di Gricignano attiva nel settore Ambiente e Sicurezza. Nel pomeriggio, ha partecipato a un convegno della Fiaip (Federazione italiana agenti immobiliari professionali), dove ha ribadito il suo sostegno alla figura dell’agente immobiliare, la cui esistenza viene messa a rischio dall’attuazione di una direttiva comunitaria.

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