Zinzi: “Stellato non ha il diritto di fare domande”

di Redazione

Domenico ZinziCASERTA. Il candidato alla Presidenza della Provincia di Caserta per la coalizione di centrodestra, Domenico Zinzi, replica al suo principale avversario Giuseppe Stellato, che gli ha posto “quattro domande”.

“Le domande da Stellato denotano ancora una volta una totale assenza di contenuti e una ripetitività che hanno ormai stufato gli elettori. Mi stupisce che Stellato abbia l’ardire di porre domande ai suoi competitori, nonostante sia parte integrante di un centrosinistra che sia in Regione che in Provincia di Caserta ha provocato danni incalcolabili, segnalandosi come la peggiore classe dirigente della storia della nostra terra. Farebbero meglio, lui e i suoi sodali della sinistra, a evitare di farsi vedere in giro, dal momento che la gente ha capito che su di loro pesano delle responsabilità gravissime, che hanno affossato il territorio. Nonostante tale doverosa premessa, non intendo sottrarmi a quesiti che non mi provocano alcun tipo di imbarazzo.

Innanzitutto, Stellato si caratterizza per l’ignoranza con cui affronta la questione dell’amministrazione del territorio. E’ fuori luogo e pretestuoso mischiare le questioni politiche di carattere nazionale (la scelta politica dell’Udc è nota da due anni, ma lui solo ora se ne accorge) con quelle squisitamente locali. In Campania e in Provincia di Caserta, infatti, tutti sanno (tranne Stellato) che l’Udc e gli altri partiti del centrodestra sono insieme da oltre dieci anni nel contrastare il malgoverno del centrosinistra. La coalizione, quindi, è coesa e molto forte e questi patetici pettegolezzi politici ci fanno solo sorridere. E proprio in coerenza con questo patto elettorale e programmatico ho sempre categoricamente escluso ogni possibilità di una mia candidatura alla Presidenza della Provincia per la coalizione di centrosinistra, cosa auspicata e richiestami più volte da alcuni personaggi che attualmente militano nel Pd e dicono di sostenere Stellato.

Capitolo nucleare: affrontare un tema così serio e strategico per l’intero Paese in maniera strumentale e ideologica come fa Stellato denota un’enorme irresponsabilità. Per quanto concerne il deposito di scorie radioattive nella centrale del Garigliano, va detto che si tratta di una pura e semplice operazione di allarmismo, messa in atto con l’unico fine di raccattare qualche facile preferenza. Non esiste, al momento, alcun indirizzo normativo in tal senso. Di conseguenza, Stellato parla del nulla. Comunque, per ogni ulteriore chiarimento, consiglio al candidato Stellato di leggere il decreto legislativo 15 febbraio 2010, n.31.

Per quanto attiene il mio ruolo di Sottosegretario di Stato alla Salute, ho esercitato tale ruolo nel rispetto delle competenze che sono in capo alla Regione Campania. E poi, mi si consenta di dirlo, andrebbero chiesti a Stellato e ai suoi amici di centrosinistra i nomi di quelli che hanno contribuito a devastare il nostro territorio, essendoci proprio il centrosinistra di Stellato e Bassolino alla guida della Regione Campania da dieci anni. Veniamo alla questione De Franciscis. Al di là delle scelte personali, che io ho sempre rispettato, resta il fatto che un amministratore non può concedersi il lusso di abbandonare la guida di una Provincia che vive delle emergenze di enorme portata.

Su De Franciscis, poi, purtroppo ricadono anche le responsabilità del Partito Democratico, che si è opposto a un provvedimento che consentisse di votare un anno fa, e di evitare un commissariamento che è poi durato per oltre un anno, generando una paralisi amministrativa, che ha acuito ulteriormente le grandissime criticità del nostro territorio. E’ pur vero che Stellato ha come modello di amministrazione proprio De Franciscis e Bassolino. Tuttavia, credo che i cittadini della Provincia di Caserta abbiano la ferma convinzione di non meritare un politico che dimostra in ogni suo intervento di non conoscere le reali problematiche del territorio, ricorrendo a espedienti strumentali che poco hanno a che fare con la realtà provinciale.

Dimenticavo di dire che Stellato continua a sostenere che sfuggo ai confronti. Voglio solo ricordare che, dall’inizio della campagna elettorale, ce ne sono stati ben otto, l’ultimo dei quali proprio stamani, presso la sede di un quotidiano locale. Stesso luogo del primo incontro, che l’avvocato Stellato pensò bene di disertare adducendo motivazioni di carattere professionale.

Infine, sull’approvazione del Piano di recupero del centro storico di Marcianise, mi fa piacere riscontrare che quella di Marcianise è un’amministrazione efficiente, che su un argomento così importante ha ben operato. Sono sicuro che con questo provvedimento si aprirà una fase importante per l’attività edilizia in città, dando la possibilità di creare opportunità di sviluppo e di occupazione. In ogni caso, a differenza di Bassolino, che approva la delibera per stanziare i fondi per la bonifica dei Regi Lagni dopo dieci anni di attesa e a quattro giorni dalla fine del suo mandato (oltre a dar vita ad una vergognosa infornata di consulenti), Tartaglione resterà in carica per altri quattro anni”.

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