Terre di Don Diana, il gotha del biologico italiano a Castel Volturno

di Redazione

 CASTEL VOLTURNO. E’ prevista per giovedì 18 marzo, alle ore 10, la tavola rotonda dal titolo “Terra Nostra, Terra Madre. Per un’agricoltura libera legale biologica. Verso la costituzione della prima cooperativa Libera Terra in Campania”.

Luogo emblematico dell’incontro la masseria confiscata alla camorra, che ospiterà la sede della nascente cooperativa sociale “Le terre di don Peppe Diana – Libera Terra Campania”, a Castel Volturno, in via del Cigno, traversa Strada provinciale Pietro Pagliuca. Produttori, distributori e certificatori del biologico, leader nel settore, si confronteranno con allevatori e agricoltori locali, per sostenere la nascita della prima cooperativa in Campania, che realizzerà prodotti a marchio “Libera Terra”, il cui disciplinare prevede l’uso del metodo di produzione biologica: tecnica agronomica “ecocompatibile”, in grado di preservare le risorse naturali “non rinnovabili” in agricoltura e attenta alla salute degli animali e dell’uomo. La sfida è arrivare a produrre la mozzarella biologica, costruendo insieme ad agricoltori ed allevatori locali una filiera bio lattiero-casearia, che parta dai foraggi, passi per il benessere animale nelle stalle, fino alla produzione in loco di mozzarella con latte di bufala biologico.

Alla tavola rotonda, organizzata da Libera e dal Comitato don Peppe Diana, ci saranno i responsabili di catene di distribuzione specializzate come NaturaSì, Brio, BioItalia, gruppi di produttori biologici come FederBio, Alce Nero & Mielizia, Libera Terra Mediterraneo, ma anche enti di certificazione come il Icea, Ccpb, insieme all’Aiab ed a Slow Food.

L’incontro è un passo importante del percorso che prevede la nascita, attraverso bando pubblico, della cooperativa che gestirà terreni e masserie in cinque comuni della provincia di Caserta (Castel Volturno, Cancello Arnone, Carinola, Pignataro Maggiore, Teano). L’avviso pubblico per selezionare i soci fondatori della futura cooperativa, che opererà in collaborazione con allevatori e agricoltori locali, nonostante le circa 140 domande finora giunte, è stato prorogato sino al prossimo 31 marzo.

Con l’iniziativa s’intende rendere omaggio alla memoria di don Peppe Diana, il prete ucciso nella sua chiesa proprio sedici anni fa mentre si accingeva a celebrare messa, ed a tutte le vittime innocenti delle mafie, che saranno ricordate a Milano il 20 marzo, nella XV Giornata nazionale dell’impegno e della memoria.

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