Aggressione a Berlusconi: Tartaglia chiede il rito abbreviato

di Redazione

Berlusconi e TartagliaMILANO. Gli avvocati di Massimo Tartaglia, l’uomo con problemi psichici che lo scorso 13 dicembre, in piazza Duomo, a Milano, lanciò una statuetta in faccia al premier Silvio Berlusconi, hanno chiesto il rito abbreviato.

Il 7 maggio Tartaglia verrà giudicato dal gup milanese Luisa Savoia per il reato di lesioni gravi aggravate dalla premeditazione e dalla qualifica di pubblico ufficiale del presidente del Consiglio.

Nelle settimane scorse, invece, il procuratore aggiunto Armando Spataro aveva inoltrato una richiesta per un giudizio immediato. Tartaglia, difeso da Daniela Insalaco e Gianmarco Rubino, intanto da circa un mese ha ottenuto la misura dei domiciliari presso una struttura protetta di tipo psichiatrico.

In occasione di una manifestazione elettorale, Berlusconi, mentre si intratteneva in strada con la gente, fu raggiunto al volto da una statuetta raffigurante il Duomo lanciata dal 42enne. Il premier riportò la rottura del setto nasale e di due denti. Una settimana dopo l’episodio, Berlusconi disse di aver “umanamente perdonato” Tartaglia. Tuttavia, il premier ritenne che la magistratura, nel giudicare il suo gesto, doveva tenere conto che potrebbe passare il messaggio che si può aggredire il presidente del Consiglio, che resta invece una istituzione da difendere.

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