Crisi. Berlusconi: “Inizia risalita”. Opposizione: “Non con questo governo”

di Redazione

Silvio Berlusconi ROMA. “Le cose migliorano, sta passando il momento di paura”. Il premier Silvio Berlusconi sfodera ancora una volta, parlando di crisi economica, il suo ottimismo.

Lo fa in occasione della presentazione, al Ministero del Tesoro, della “Banca del Sud”, a cui è intervenuto insieme al ministro dell’Economia Giulio Tremonti. Il Cavaliere prende come riferimento la scelta adottata dalla Fiat sugli incentivi auto. “Dopo essere usciti da una forte crisi, – dice Berlusconi – stiamo iniziando la risalita, non è veloce, non ha forti numeri ma è certamente risalita. Il governo, quando ha cercato di diffondere ottimismo, non aveva gli occhi chiusi sulla crisi ma ha dato importanza al fattore psicologico. Dobbiamo cavalcare questo ottimismo”.

Quanto alla Banca del Sud, il premier ha spiegato che “il ruolo dello Stato è quello del promotore. Non è un carrozzone pubblico ma sono presenti anche privati”. E lo Stato “avrà una quota minoritaria che verrà dismessa entro cinque anni”. Lo stesso Berlusconi si è impegnato a depositare, da privato cittadino, nella nuova Banca. “Mi impegno ad essere il secondo depositante dopo il ministro”, ha detto riferendosi a Tremonti.

Per la Banca del Sud è già istituito il comitato promotore, come previsto dalla legge Finanziaria 2010, composto da 15 membri nominati dallo stesso presidente del Consiglio su proposta del ministro dell’Economia. Alla presidenza è stato designato Vito Lorenzo Augusto Dell’Erba, presidente dell’Associazione delle Banche di Credito Cooperativo (Bcc) di Puglia e Basilicata e come segretario del comitato è stato nominato Roberto Di Salvo, vicedirettore generale Federcasse. Berlusconi ha confermato, inoltre, che mercoledì è stato trovato un accordo per il decreto sugli incentivi.

Ma l’ottimismo del premier non convince l’opposizione: “L’Italia ce la farà, gli italiani ce la faranno, ma non con un governo che sta con le mani in mano”, dice il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, a Repubblica Tv. “Lo scorso anno – ha ricordato il segretario dei democratici – il Pil è sceso di 5,1 punti, un record di caduta. Per recuperare dobbiamo correre”. “Non basta interrogare la sfera di cristallo come fa il governo e dire ‘ce la faremo’. Così non va. Quelli del governo si dovrebbe guadagnare lo stipendio con misure concrete”. Anche il leader dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, boccia l’ottimismo del premier: “I segnali importanti ci sono solo per le società offshore e gli affari del presidente del Consiglio, dei suoi amici e degli speculatori che si sono messi attorno a lui” dichiara l’ex pm. “Paura passata? Lo vada a dire ai lavoratori che perdono il posto di lavoro, alle famiglie che non arrivano alla fine del mese o ai giovani senza futuro occupazionale”, attacca Pino Sgobio, dell’ufficio politico dei Comunisti Italiani. “Anche sulla crisi – aggiunge Sgobio – Berlusconi fa propaganda sulla pelle degli italiani. Con questo governo c’è poco da essere ottimisti e da stare allegri”.

Di critiche l’opposizione ne ha anche sulla Banca del Sud, nonostante le rassicurazioni di Tremonti, che parla di un’iniziativa “straordinariamente positiva”, ricordando l’aliquota di vantaggio al 5 per cento, che “è la più bassa d’Europa”. Sull’altro fronte, dal Pd ritengono che ancora non è chiaro cosa sia la Banca del Sud: “A che serve? Quale funzione dovrà svolgere per lo sviluppo del Mezzogiorno”, si chiede il deputato democratico Franco Laratta, che aggiunge: “Noi temiamo che questa Banca non sia altro che il solito specchietto per le allodole, da tirare fuori alla vigilia di ogni elezione. Berlusconi e il suo governo tirino semmai fuori l’annunciato Piano per il Sud che sembra un po’ l’Araba Fenice. Mentre il Sud soffre una crisi gravissima e sta perdendo decine di migliaia di giovani, costretti ad emigrare per trovare un lavoro. Nell’indifferenza totale del governo”.

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