MALI. Giunge la smentita alla notizia della liberazione di Filomena Cicala,l’italiana ancora nelle mai di sequestratori di Al Qaeda per il Maghreb.
E’ stata liberata, invece, Alicia Gomez, la spagnola: “Non si tratta dello stesso gruppo di rapitori che avevano in mano la cooperante spagnola. Ogni gruppo pone le proprie condizioni”, precisa la fonte della presidenza del Burkina Faso. Con loro cerano anche il marito dellitaliana, Sergio Cicala ed altri due uomini spagnoli, che dal dicembre scorso sono rimasti nelle mani dei loro sequetratori. A diffondere la notizia della liberazione delle due donne erano stati negoziatori in Mali, che però sono stati costretti a smentire. “Le notizie sono effettivamente buone, le due donne stanno in viaggio verso il Burkina”,aveva spiegato il negoziatore.
Ma secondo alcune fonti vicine alla Presidenza del Burkina Faso, la moglie italiana in un primo tempo avrebbe accettato e poi rifiutato il rilascio per rimanere vicino al marito, che invece sarebbe rimasto ancora nelle mani dei rapitori. Sorta diversa invece per la spagnola Alicia Gamez che secondo quanto riferito dalla tv privata spagnola “Cnn+” e successivamente anche dal quotidiano “El Pais”, sarebbe stata liberata alle cinque del mattino ora locale, a Gao, nel nord del Mali e ospitata prima nella sede governativa di Gao e poi avviata in partenza verso la città di Uagadugou, la capitale del Burkina Faso.
Le sorti degli altri rapiti sono velati ancora di incertezza. Sulla vicenda il Governo italiano aveva mantenuto uno stretto riserbo e si era chiuso dietro il silenzio stampa. Già qualche giorno fa era arrivata la voce dellinviata del Ministro degli Esteri Franco Frattini, Margherita Boniver che aveva detto: Sulla liberazione di Filomena Kabouree non c’è la conferma. Dalla Farnesina si mantiene il silenzio stampa, seguendo la linea condotta fino ad ora. Non una parola, non un commento sullintera vicenda da parte del ministro Frattini che decide di non pronunciarsi.
Filomena Kaboree e Sergio Cicala sarebbero stati rapiti lo scorso 18 dicembre, quando il loro fuori strada fu trovato dalle autorità locali crivellato di colpi, al confine con il Mali. La donna è di nazionalità italiana anche se originaria del paese africano,i due infatti erano diretti in Mauritania verso il Burkina Faso, dove però non riusciranno mai ad arrivare. Le trattative della liberazione, condotte dell Aqmi, avrebbero portato ad un ultimatum, scaduto lo scorso 1 marzo, ma prorogato fino al 25 marzo.