ROMA. “Se qualcuno mi chiede se il Pdl, così com’è, mi piace, credo che la risposta l’abbiano capita tutti…”.
Lo ha detto il presidente della Camera, Gianfranco Fini, parlando al teatro Garau di Oristano durante la presentazione del suo libro “Il futuro della libertà”.
“Avendo contribuito a fondarlo sono affezionato al Pdl. – ha detto il presidente della Camera – Mi sono assunto la responsabilità di consegnare al giudizio della storia 50 anni di vita nazionale cominciando con l’Msi sino ad An. Non eravamo alla canna del gas, An aveva percentuali a due cifre, ma ci siamo presi la responsabilità di dare vita ad un nuovo soggetto politico perchè credevamo nel bipolarismo, nell’alternanza e nell’europeismo. Ma se mi si chiede se il Pdl mi piace così come è adesso, la risposta credo l’abbiano capita tutti, non c’è bisogno di ripeterla”.
“Il Pdl ha commesso degli errori perchè è nato da poco. – ha poi commentato Fini – Ha necessità di unire e omogeneizzare esperienze diverse perchè si sono mescolate tre congiunture diverse. Questa prima fase si deve considerare di rodaggio iniziale non di routine”.
A Fini risponde Ignazio La Russa, a sua volta ex di An e attualmente uno dei coordinatori del Pdl. “Non credo si riferisse alla presentazione delle liste. – ha commentato La Russa – Comunque tutti vorremmo un Pdl più bello e più forte, però accontentiamoci. In pochi mesi il partito ha vinto tutto, organizzativamente è posizionato in tutte le città dItalia. Anche questa vicenda delle liste dimostra che si può fare di più e meglio con il tempo”.