MILANO. Silvio Berlusconi è nato a Ghana e ha solo 5 anni. Non è un errore, ma solo lultima iniziativa bizzarra di un immigrato che ha deciso di chiamare suo figlio con il nome e il cognome del presidente del Consiglio.
Credo di dovere a Berlusconi il mio permesso di soggiorno, spiega l’uomo, in Italia da 8 anni. Volevo dare a mio figlio il nome di un grande capo politico. Mi piace, mi piace tutto di lui. Mi piace come persona, anche se non seguo molto la politica, aggiunge lentusiasta genitore. E a chi gli chiede un parere sulla politica, il fan ghanese del Premier risponde: Non mi interessano queste cose.
Il bimbo che viveva fino a pochi mesi fa in Africa con la madre e poi portato in Italia dal padre , si mostra un tifoso sfegatato del Milan, la società calcistica presieduta dal Premier, che crede sia suo nonno. C’è solo una cosa che il bambino preferisce alle partite dei rossoneri in tv – spiega Anthony Boahene , padre del piccolo Sivlio Berlusconi- si tratta degli spot elettorali di Silvio Berlusconi. Quando lo vede in televisione impazzisce: afferra il telecomando e pretende che nessuno cambi canale. Il padre del bambino vede per suo figlio un futuro prosperoso ed è sicuro che il suo nome lo aiuterà a far parte della politica italiana o ghanese. Gli porterà buona fortuna e perché no un giorno ci potrebbe essere un nuovo Silvio Belrusconi di origini ghanesi.
Luomo che non riesce a spiegarsi la perplessità di chi si stupisce quando sente il nome di suo figlio, dice: Cosa c’è di strano? A me la politica non interessa, ma questo nome mi piace tanto. E poi Berlusconi è simpatico. Non l’avrei mai chiamato con il nome di nessun altro politico italiano. Speriamo che il nome porti bene, conclude il padre. Voglio che il bambino faccia politica in Italia, non l’operaio come me.
A chi si aspetta una reazione da parte del premier di trovarsi come futuro concorrente un suo omonimo, cè chi frena lentusiasmo: la maestra del “futuro presidente” per il momento preferisce chiamarlo solo “Silvio”, contrariamente alle abitudini familiari che invece appellano il piccolo, ma già famoso, con il diminutivo di Berlusconi.