ROMA. E stata pubblicata la lista dei paperoni della politica con numerose conferme ma anche qualche sorpresa.
A capo della classifica cè, come sempre, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi con i suoi 23.057.981 nei quali rientrano proprietà immobiliari a Milano, ad Antigua e nel novarese. Il reddito del 2009 del premier è aumentato di circa otto milioni e mezzo in più rispetto all’anno precedente, quando era di 14.532.538.
Grande sorpresa per il leader dellIdv Antonio Di Pietro che ha dichiarato i suoi 193.211 euro, frutto della sua vita da politico ma anche della sua attività agricola. Al terzo posto Umberto Bossi con 156.405 euro che guadagna circa 22mila euro nel confronto con i 134.450 dichiarati lanno prima. Segue a ruota il leader del Pd Pier Luigi Bersani con 150.450 e il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini che scende a 123.005 euro. Il presidente della Camera Gianfranco Fini ha invece un reddito imponibile nella dichiarazione dei redditi 2009 di 141.176 euro mentre Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta che ha dichiarato 1.315.186 euro di redditi imponibili, risultando il più ricco tra i componenti non parlamentari del Governo. Un vero e proprio crollo per il sottosegretario di Stato e capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso che ha dichiarato 613.403 euro nel 2008 rispetto a 1.013.822 di euro del 2007, subendo così una flessione di circa il 40%.
Il più povero è il Ministro dellEconomia Giulio Tremonti con i suoi 39.672 mila euro, pochi spicci nei confronti dei 4,5 milioni di euro relativi allanno 2008. La notizia ha suscitato molta curiosità che è stata chiarita da fonti del ministero dell’Economia, che hanno spiegato come il “calo” sia dovuto al fatto che Tremonti ha lasciato lo studio professionale di avvocato tributarista.