Reggio Emilia, ingaggia due killer per uccidere il padre: arrestata

di Redazione

 REGGIO EMILIA. Ha ingaggiato due killer per uccidere il padre, ma entrambi hanno fallito, anzi uno ha confessato tutto ai carabinieri.

E’ successo a Luzzara, nel reggiano, dove una 19enne di origini mantovane si è rivolta a due differenti persone: la prima ha agito l’8 gennaio scorso, accoltellando il padre, rimasto ferito, l’altra non ha invece portato a compimento il delitto e si è rivolta ai carabinieri per denunciare le intenzioni della giovane.

La “mandante” è stata così fermata dai carabinieri di Reggio Emilia e Guastalla con l’accusa di concorso in tentato omicidio. Nell’inchiesta sono indagati anche la madre e un amico della ragazza, un 26enne di Suzzara (Mantova),sottoposto a fermo per concorso morale nel tentato omicidio dell’8 gennaio. Sarebbe stato lui infatti a individuare il primo killer, indicandogli le modalità di aggressione e la vittima designata.

La madre e la figlia avrebbero giustificato il gesto perché erano stanche di subire le vessazioni dell’uomo, un facchino di 42 anni. Il primo tentativo, definito all’epoca dai carabinieri senza un movente, portò all’arresto di un mantovano di 22 anni, Alex Granata. Questi, in piena notte, in tasca un coltello da macellaio e un altro a serramanico, aggredì alle spalle e accoltellò in strada a Luzzara la vittima, che aveva appena chiuso casa e stava per salire in auto per recarsi al lavoro in un mulino. L’uomo, però, riuscì a difendersi, a disarmare e immobilizzare l’aggressore. Il giovane ai carabinieri disse poi di aver agito perché quell’uomo, che non conosceva e non aveva mai visto prima, “gli stava antipatico”.

La ragazza, d’accordo con la madre, dopo il primo fallimento aveva cercato e assoldato un nuovo killer, pagandolo con un anticipo di 5mila euro, soldi che la stessa vittima inconsapevolmente aveva consegnato alla figlia-carnefice perché facesse una vacanza, mai fatta, negli Stati Uniti. Ma il secondo killer, non avendo vere intenzioni omicide, si è invece rivolto ai carabinieri, fornendo elementi importanti per le indagini.

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
RedazioneWhatsappWhatsApp
Condividi con un amico