ROMA. La lista Polverini ritorna in corsa per le elezioni nella regione Lazio. Ma la tensione è alle stelle e non mancano accuse e minacce.
È passata infatti la decisione della Corte di Appello di Roma di riammettere il listino della candidata del Pdl, Renata Polverini, nelle cinque province laziali. Lista che era stata esclusa in quanto mancante della firma del vicepresidente del partito. I giudici ora però vogliono svelare altri misteri: come mai mancavano le documentazioni anagrafiche dei tre candidati in lizza?E si esprimeranno anche su altre due sentenze cruciali: la lista del Pdl di Roma e provincia, esclusa perché presentata in ritardo, la cui riammissione è stata già bocciata dal Tribunale di Roma.
Intanto il ricorso della Lista Pdl della provincia di Roma è stato respinto, come riferito in una nota stampa il Comitato elettorale Renata Polverini: L’Ufficio centrale regionale della Corte di Appello ha accolto il ricorso e ha riammesso le candidature di Ettore Viola e Valeria Giuseppa Gangemi nella lista civica Renata Polverini Presidente.
La
Il capogruppo del Pdl, Fabrizio Cicchitto, ha parlato di “violazione dei principi della democrazia”, provocata “dall’azione provocatoria di alcuni rappresentanti di lista di altri partiti che hanno fatto ostruzionismo e dall’inaccettabile ordine dato dal magistrato di impedire la consegna delle liste Pdl”.“Non vorrei fare la parte dell’eversivo ma lo dico chiaro e tondo: noi attendiamo fiduciosi i verdetti sulle nostre liste, ma non accetteremo mai una sentenza che impedisca a centinaia di migliaia di nostri elettori di votarci alle regionali. Se ci impediscono di correre siamo pronti a tutto”, ha commentato invece il ministro della difesa, Ignazo
Lopposizione, intanto,non sta a guardare in silenzio. A farsi sentire Marco Pannella, che ha ricordato cheil capo delle forze armateè del presidente della Repubblica, rispondendo alle “minacce” di