NOVARA. Ora per punire coloro che sporcano il bagno della scuola, i bambini devono calarsi giù i pantaloni davanti ai compagni.
La storia, che è al limite della ragionevolezza, ha visto protagonista una scuola elementare in provincia di Novara, dove la bidella, per verificare chi avesse sporcato il bagno dei maschi, ha calato le brache dei bambini, controllando mutandine e pantaloni.
La bidella della scuola Giovanni Rodari è stata rimossa dal servizio e trasferita in un comune limitrofo, verso cui è stato già avviato un provvedimento disciplinare. Sorte analoga è toccata anche alle tre insegnanti che inermi sono state a guardare senza impedire latto di follia della bidella. “Ci deve essere stato un ‘black out’ mentale delle insegnanti che hanno acconsentito a un provvedimento del genere – ha commentato il direttore didattico, Renato Schettini – non so come altro chiamarlo.Quando mi hanno raccontato quello che era successo sono rimasto allibito“.
Poco considerevole la dichiarazione del direttore didattico che aggiunge: “Entro una quindicina di giorni ascolterò le insegnanti, che potranno venire accompagnate da un procuratore o sindacalista dopodiche’ valuterò il tutto per infliggere i provvedimenti disciplinari adeguati, dalrimprovero scrittoocensuraallasospensione dal servizio per 10 giorni”.
La colpa secondo il direttore didattico sarebbe da attribuire alle maestre che avrebbero assecondato il modo peggiore per dare adito allesasperazione della bidella. Della vicenda si sono occupati anche i carabinieri che hanno cominciato le indagini, con il massimo riservo, partendo da una denuncia esposta dai genitori del bambino colpevole. Approfondendo la dinamica dei fatti, i carabinieri non hanno escluso le presenza di responsabilità penali a carico della bidella.