Times accusa: “Il Papa sapeva tutto”

di Emma Zampella

Benedetto_XVIMILANO. E il New York Times continua il suo attacco al Pontefice: secondo il quotidiano infatti Papa Ratzinger era a conoscenza dei fatti di pedofilia che aveva come protagonisti alcuni preti tedeschi.

Tutto sarebbe avvenuto a Monaco, quando Peter Hullermann fu trasferito in un’altra parrocchia, accusato di pedofilia e dell’avvenimento l’attuale Benedetto XVI, l’allora arcivescovo Ratzinger ne era a conoscenza. Il quotidiano americano dice testualmente, nominando altri due prelati: “era stato messo a conoscenza che il prete, che lui stesso aveva approvato fosse mandato in terapia per curarsi dalla pedofilia, sarebbe invece tornato a un lavoro pastorale a pochi giorni dall’inizio del trattamento psichiatrico. Il prete, prosegue il quotidiano, fu poi dichiarato colpevole di aver molestato ragazzini in un’altra parrocchia”.

Prontamente all’inchiesta aperta dal Times, arriva la smentita dal portavoce vaticano, Federico Lombardi che risponde: “Joseph Ratzinger non sapeva della decisione di reinserire il sacerdote H nell’attività pastorale parrocchiale e ogni altra versione è una mera speculazione”. Questa rivelazione del Times arriva come una doccia fredda per il Vaticano, che riesce però a frenare l’entusiasmo di quanti credevano il Pontefice partecipe della vicenda. Non a caso nei giorni scorsi, un comunicato dell’arcidiocesi di Monaco e Frisinga attribuiva la “conoscenza” e la “colpa” della riammissione al suo incarico del prete Hullermann ad un altro ministro della Chiesa tedesca, quale vice dell’attuale Pontefice, reverendo Gerhard Gruber. Un botta e risposta che continua con il quotidiano americano che dice: “Ma una nota, scrive il New York Times, la cui esistenza è stata confermata da due prelati, dimostra che il futuro papa non solo gestì un incontro il 15 gennaio del 1980, in cui fu approvato il trasferimento del prete, ma fu anche informato della riassegnazione del prete a un’altra parrocchia”. E sul ruolo del Pontefice non azzarda conclusioni che lascia però trasparire tra le righe sottili delle sue pagine: “quale ruolo Ratzinger abbia avuto nel prendere la decisione e quanto interesse abbia mostrato nel caso del prete pedofilo, che aveva molestato numerosi ragazzini nel suo precedente incarico, non è chiaro”.

Risponde al quotidiano dando sostegno al Pontefice, il Presidente del Senato, Renato Schifani che da Monfalcone dice: “Gli attacchi al Pontefice di questi giorni sono inaccettabili e indegni Lanciare attacchi contro la figura del Santo Padre è un fatto senza precedenti. Il Santo Padre, ha continuato, ha adottato recentemente delle misure decisive contro la pedofilia. Ha assunto delle posizioni rigorosissime, che vanno rispettate ed apprezzate. Ecco perché non capisco e non capiamo il motivo di questi attacchi, che potevano rimanere nell’ambito dei Paesi dai quali sono venuti”. Al coro dello scandalo per le falsità diffuse si associa anche il ministro degli Esteri, Franco Frattini, che ha definito gli attacchi “scandalosi e vergognosi”. Dal suo account di Facebook, il ministro spiega che “la ricerca di uno scandalismo a tutti i costi oscura la verità e dimentica il coraggio e la trasparenza con cui il Papa, invece, ha affrontato un problema delicato e drammatico. Sono derive di tendenze estremamente pericolose che, prosegue il ministro, ignorano i valori religiosi e cristiani con radici in Europa, finendo per attaccare la Sante Sede, il suo messaggio universale ed il Pontefice”.

Anche altri orfanotrofi tedeschi si pongono in linea retta con la tendenza mediatica di accusare la Chiesa cattolica: sarebbero spuntati anche in Germania casi di abusi sessuali a danno di minori in strutture gestite dalla Chiesa Cattolica. I casi che sono stati portati alla luce da un quotidiano locale, sono già stati segnalati all’ufficio della Procura di Lubecca. Ma nonostante ciò non si ferma il sostegno al Papa che arriva anche da Lourdes dove i prelati sono riuniti per l’Assemblea plenaria di primavera. Tutti i vescovi hanno inviato un messaggio al Papa che diceva: “Proviamo tutti vergogna e amarezza davanti ai fatti abominevoli perpetrati da alcuni preti e religiosi. Un messaggio cordiale di sostegno al pontefice nel difficile periodo che attraversa la nostra chiesa”.

Ma c’è chi vuole il Papa detronizzato dal regno vaticano e non smette di attaccarlo: è il quotidiano tedesco Der Spiegel che in un commento pubblico on line chiede: “perché il Papa é ancora in carica?”. La domanda sorge spontanea visto il polverone che la questione degli abusi ha sollevato, dato che ne diminuisce sempre di più l’autorevolezza e l’affidabilità. E allora il quotidiano tedesco conclude: “Allora perché è ancora in carica?”, chiedendo una risposta che forse non arriverà mai.

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