SANTARPINO. Uno dei responsabili del Popolo della Libertà di SantArpino, Stefano Cicala, ricostruisce la vicenda della designazione dellavvocato Rodolfo Spanò a candidato della Pdl nel collegio Orta di Atella-SantArpino.
Avendo partecipato a tutte le riunioni che hanno portato alla scelta del candidato della Pdl nel collegio Orta di Atella-SantArpino intendo fornire la ricostruzione reale di una vicenda che in questi giorni non tutti stanno raccontando nel rispetto della verità. Va precisato che appena è iniziato questo percorso decisionale lavvocato Spanò ha subito manifestato la sua indisponibilità a candidarsi per garantire lunità del partito. Dal canto proprio, invece, lassessore Fioratti non ha mai nascosto la sua volontà di correre alle prossime provinciali sempre che non fosse sceso in campo il sindaco Di Santo, come poi è avvenuto, pregiudiziale questa che non ho mai compreso, anche se oggi vedo che alcuni militanti di Pdl-Campania in Positiva sostengono lUdc con tanto di striscioni. Due sono le cose o Fioratti non gestisce bene il suo circolo o ci troviamo di fronte ad una succursale dellUdc.
Tornando ai nostri primi incontri con i militanti della sezione di Orta di Atella rammento che proponemmo come nostro candidato il dottor Gennaro Vitale, dopo un percorso di condivisione interna a cui hanno sempre partecipato il consigliere Raffaele Lettera ed il signore Salvatore Castiglione. Quando iniziò la fase cruciale delle trattative, in alternativa al dottor Vitale, che aveva suoi problemi personali, pensammo anche al Lttera che subito declinò linvito, mentre in una riunione il Castiglione fece anche il nome dellavvocato Spanò.
Arrivati allappuntamento decisivo lo scorso sette febbraio, dopo essere riusciti, numeri alla mano, a convincere gli amici di Orta che il candidato ideale fosse il dottor Vitale, ottenemmo il via libera unanime delle due sezioni. In questi frangenti sia il Lettera che il Castiglione iniziarono a parlare di fantomatici accordi fra la famiglia Damiano e lon Brancaccio e invitano il dottore Vitale a non cadere in una vera e propria trappola e a non candidarsi. Tesi smentite dai fatti che oggi vedono il Pdl e lUdeur su due fronti contrapposti alle prossime elezioni comunali di Orta.
Due giorni dopo, tuttavia, il dottor Vitale è costretto a rinunciare per impellenti motivi personali e a quel punto sia il sottoscritto che lavvocato Spanò ci recammo ad Orta per rimettere la candidatura nelle mani del gruppo dirigente ortese. Ma nel frattempo era stata fissata la data delle elezioni municipali in quel comune e stesso i responsabili della sezione di Orta dissero che non avevano intenzione di esprimere un loro candidato alle provinciali e che si doveva puntare su una figura istituzionale, quale lavvocato Spanò che venne immediatamente designato allunanimità.
A questo punto, mentre io ho provveduto ad informare Lettera e Castiglione, lavvocato Spanò ha fatto la stessa cosa con il sindaco Di Santo.Ma, meraviglia delle meraviglie, la stessa sera ad una riunione in cui dovevamo essere presenti solo io, il dottore Vitale, Lettera e Castiglione, arrivano anche Fioratti, lo stesso sindaco e Salvatore Brasiello, che ci invitano a far desistere Spanò dal candidarsi, spalleggiati dai nostri due consiglieri e dal Castiglione.
Ora chiedo a Lettera e Castiglione perché non avessero mai detto queste cose nelle precedenti riunioni di partito. Il resto è storia nota con le polemiche sui giornali, le dimissioni di Spanò da coordinatore cittadino della Pdl respinte dal sen. Coronella, che invitò lavvocato per disciplina di partito dal recedere anche dallidea di non candidarsi più alle provinciali e di dimettersi da vicesindaco.
Per arrivare allo scontro di questi giorni Il sottoscritto ha sempre avuto una grande stima di Lettera e Fioratti, e loro sanno il perché, ma oggi questa stessa stima è venuta meno. Invito tutti, qualora abbia detto qualche falsità in questa dichiarazione, non a smentirmi ma a querelarmi direttamente.