Provinciali, dibattito tra candidati il 21 marzo

di Redazione

 SANT’ARPINO. Domenica 21 marzo, alle ore 18, presso la sede cha attualmente ospita la succursale del Liceo Scientifico “Fermi” in Via Mormile, a Sant’Arpino, avrà luogo un dibattito tra i candidati delle varie liste.

I candidati che hanno aderito all’iniziativa proposta da Giorgio Catena, candidato di “Speranza Provinciale”, sono Massimo Barone di Sel, Angelo Brancaccio dell’Udeur (il quale sta cercando di spostare impegni già presi per quella data, ma che ha confermato la massima disponibilità ad essere presente), Elpidio Del Prete del Pd e Rodolfo Spanò del Pdl. L’incontro sarà moderato dal giornalista Silvestro Montanaro, secondo il regolamento proposto da Catena qualche giorno fa e accettato dai diversi partecipanti. Resta al momento “il grande assente”: il sindaco Eugenio Di Santo, candidato per l’Udc.

“Nonostante Di Santo mi abbia più volte ribadito che apprezza il senso alto dell’iniziativa, – ha spiegato Catena – ai miei ripetuti inviti a partecipare al dibattito ha sempre declinato, adducendo come motivazione la mancata presenza di tutti (sarebbero stati 23) i candidati. Il parere del sindaco, e mi corregga se non è così, è che per correttezza avrebbero dovuto partecipare tutti i candidati, cosa che avrebbe in ogni caso reso impossibile il confronto. Ciò vuol dire, se ho ben capito, che il sindaco non avrebbe partecipato né se ci fossero stati tutti i candidati, né se ne fosse mancato anche uno solo. In estrema sintesi, il sindaco ha scelto in piena libertà e responsabilità di sottrarsi al confronto, privando, a parer mio, la cittadinanza di un’importantissima occasione di partecipazione attiva alla vita politica e amministrativa. Devo confessare di essere piuttosto deluso da questo comportamento prima di tutto come cittadino di Sant’Arpino. In una fase di grande intensità quale la campagna elettorale ritengo che i candidati abbiano il dovere civico di garantire a tutto il corpo elettorale la possibilità di conoscere i propri programmi e le proprie storie al fine di valorizzare la dignità e l’importanza del voto. Di Santo, che con tanta passione e fatica si spende per la causa politica che rappresenta, ha già secondo me commesso un errore, voglio pensare in assoluta buona fede, vietando i comizi elettorali e gli stand informativi in piazza Salvo d’Acquisto, che avrebbe costituito la naturale alternativa alla piazza resa inutilizzabile dai lavori in corso. Sulle motivazioni del rifiuto, ho già espresso le mie perplessità dimostrando come, secondo me, la presenza dei candidati delle liste più rappresentative dei diversi schieramenti sia già di per sé garanzia di pluralità. Mi si permetta inoltre di far notare che mi risulta che nessun candidato, men che meno il sindaco, si stia portando appresso 23 rappresentati delle altre liste nei suoi giri presso famiglie del collegio per tutelare le pari opportunità di tutti, o sbaglio? Voglio pensare che la politica e la campagna elettorale siano ancora (o ritornino ad essere) la più grande opportunità che i cittadini hanno per far pesare la propria libertà di scelta, la propria dignità di donne e uomini di buona volontà e non una mera e degradante caccia di voti il cui fine ultimo è il solo consolidamento del consenso e la cui conseguenza diventa la reazionaria conservazione dello status quo. Infine, sarei ipocrita a non citare le voci che circolano in paese su presunti episodi di voto di scambio. Ebbene, quale occasione migliore di un pubblico dibattito per rispondere con chiarezza e determinazione a queste voci? Invito dunque il sindaco Di Santo a ritornare sui propri passi e ad accettare il mio invito. Partecipare a questo confronto credo sarebbe un ottimo messaggio di trasparenza nei confronti dell’elettorato, e gli darebbe la possibilità di raccontare la bontà della sua candidatura come ha fatto e fa con grande solerzia negli appuntamenti con le famiglie”.

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