TEVEROLA. Pochi mesi fa vi è stata linstallazione di una nuova centrale a biomasse nella zona Asi di Teverola, nel terreno appartenente alla Società Molini Campani Spa.
Il 30 giugno 2008 ed il 4 dicembre 2008, come da verbale della Giunta Regionale della Campania (visionabile sul sito internet della Regione Campania) si sono tenute due conferenze di servizi, in cui lallora sindaco Biagio Lusini ha espresso parere favorevole, a nome dellamministrazione comunale di Teverola, allinstallazione del nuovo impianto di produzione di energia elettrica, richiesto dal consorzio Alimonti Energia, da situare proprio nella zona industriale.
Sulla questione interviene Gennaro Melillo, candidato sindaco della lista Patto per Teverola, che ritiene quella di Lusini, suo diretto avversario nella corsa alle comunali, una delle tante decisioni che lex primo cittadino ha preso in segreto ed in maniera del tutto arbitraria. Il parere, infatti, spiega Melillo non è stato sottoposto al vaglio della Giunta Comunale né tantomeno del Consiglio Comunale. Lo scopo, evidentemente, era quello di celare loperazione alla popolazione di Teverola, che invece aveva tutto il diritto di sapere e discutere su ciò che avrebbe inciso ulteriormente sulla sua salute.
Una centrale, seppure a biomasse, sottolinea Melillo produce ossido di carbonio, polveri sospese, ossidi di azoto, polveri sottili, formaldeide, benzene, idrocarburi, diossine, veleni, insomma, che vanno ad aggiungersi agli altri ormai presenti, aggravando una situazione già compromessa. Il nostro ex sindaco, in questa occasione, addirittura, non ha fatto alcuna richiesta di risarcimento per il danno ambientale prodotto dalla centrale alla Alimonti. E un ingenuo?.
Melillo poi spiega come agli inizi di giugno 2009 è stata rilasciata alla Alimonti Energia Spa, dal Comune di Teverola, una variante in corso dopera al permesso di costruire. Il misfatto sostiene il candidato sindaco si è dunque perfezionato in piena campagna elettorale, mentre lalter-ego dellex sindaco Lusini, lassessore allambiente Dario Di Matteo, senza alcun pudore, dava il via ad una campagna affissionale 6×3 (quelli che si vedono su strada, per intenderci) che in maniera molto rassicurante inneggiavano: LAmbiente è la priorità.