TEVEROLA. Presentate le liste, si auspica a questo punto una massiccia ripresa del dibattito politico tra le forze in campo.
Ma per lItalia dei Valori guidata da Paolo Mattiello, che si pone come alternativa tra i due principali schieramenti capeggiati da Biagio Lusini e Gennaro Melillo, la situazione sembra languire.
Esiste un patto tacito di non aggressione sostiene il candidato sindaco Mattiello – tra la lista di Lusini e quella di Melillo, in quanto la pubblica abluzione dei panni sporchi comporterebbe una dimunutio tra i due schieramenti, visto che la rottura si è consumata sul piano del puro potere e delle sue prebende. In effetti, Melillo, con un nugolo ristretto di congiurati, avrebbe abbandonato il suo compagno per una mancata distribuzione di fette di potere in capo allo stesso ed ai suoi, accusando Lusini di fare sovente lassopigliatutto e di non rispettare collegialità delle decisioni e dei ruoli di ognuno, spesso favorendo i suoi più fidati e trascurando quelli più riottosi ai voleri del capo-bastone.
Si preannuncia, insomma, – continuano dalla lista Di Pietro una campagna elettorale al cloroformio, fatta da continui inviti delluno e dellaltro a essere calmi e quieti, nella speranza che le vere questioni serie e che non vanno sottaciute non vengano denunciate alla pubblica opinione e da questa giudicate e condannate. Gli elettori prosegue lavvocato Mattiello non potranno dimenticare quando, nel corso dellultima competizione elettorale, caratterizzata dalla ricusazione della lista Lusini (di cui lo stesso non ha ancora cessato di vergognarsi per la sciatteria e per il dilettantismo dimostrati), lo stesso con la sua presenza minacciosa, occupando la stretta intercapedine tra la transenna ed il muro di cinta del plesso Pecorario, impedì a moltissimi elettori di recarsi a votare allo scopo di evitare che lunica lista presente sortisse il quorum, prescritto dalla legge. E appena il caso di aggiungere che Melillo sostenne ed appoggiò strenuamente il comitato del Non voto e tutte le scomposte azioni che portarono allannullamento della tornata elettorale. Chissà se Gennaro Caserta, allora candidato sindaco del Pdl e oggi sostenitore di Melillo, lo ricorda ancora.