TEVEROLA. Si continua a parlare di piazza gremita, di folla e successo a proposito del comizio elettorale tenuto da Lusini, svoltosi domenica scorsa, anche se è noto a tutti che è stato un flop.
Lo afferma, in un volantino, la lista Patto per Teverola guidata dal candidato sindaco Gennaro Melillo. Ma ciò non ha importanza: i cittadini di Teverola, con la loro assenza, hanno ampiamente dimostrato non solo di non credere più nelle loro favole, ma anche di non essere più disposti ad ascoltarli. Alla storiella, che senza vergogna si ostinano a propinarci, della futura Teverola proiettata nel verde, nel sociale, dove sarà garantita migliore vivibilità, quale fattore determinante per il progresso, dove la piscina sarà il fiore allocchiello, nessuno vuole più dare credito. I nostri concittadini si sono resi conto, e meno male, che è tempo di cambiare.
Per Melillo e company lepoca di Pappagone è finita e racconta di storielle, come quelle relative alle minacce di scoprire come si è votato e alle offerte di posti di lavoro, che in tempi di crisi suonano ancora più false, dato che in tutte le aziende i lavoratori sono in esubero (vedi Iperfamila e Molino Chirico). Ci sentiamo in dovere, – affermano da Patto per Teverola – di ricordare che il voto è segreto e nessuno sarà in grado di scoprire come ciascuno di noi abbia votato, basti pensare, che in ogni sezione elettorale votano circa mille persone. La legge punisce con larresto da uno a quattro anni, sia il politico che promette, sia lelettore che offre il suo voto per un favore e per favore si intende anche danaro e la distribuzione di buoni spesa. In tal senso abbiamo allertato le forze dellordine, che vigileranno su ogni abuso.