Le opere di Francesco Russo nella basilica di San Lorenzo

di Redazione

Francesco RussoTRENTOLA DUCENTA. Sabato 20 marzo, alle ore 17.30, presso la basilica di San Lorenzo Fuori le Mura di Aversa, in occasione del triduo in onore di San Benedetto, Sua Eminenza Reverendissima Cardinale Francis Arinze, …

… Prefetto Emerito della Congregazione per il Culto Divino e per la disciplina dei Sacramenti, benedirà, e saranno presentate, le due nuove pale di altare opere del maestro Francesco Russo di Trentola Ducenta: il “Transito di San Benedetto” e il “Martirio di San Lorenzo”.

Le due opere, collocate nelle cappelle absidali delle due navate laterali della struttura benedettina, fanno da corona ai rispettivi altari barocchi smembrati dall’incuria del tempo e dal vandalismo e sapientemente ripristinati dalla paziente e professionale cura di Mons. Ernesto Rascato. Due opere di grande formato, quelle dell’artista ducentese che ancora una volta ci invita a riflettere e a partecipare, con una pittura di grande slancio, a momenti forti e ad episodi caratterizzanti della vita della Chiesa.

“Il Transito di San Benedetto (cm.170×247), dice l’artista, rappresenta l’attimo del distacco di Benedetto dal mondo. Dopo aver ricevuto l’Eucaristia, alza le braccia al cielo e, sostenuto da due frati, intraprende il grande viaggio. C’è chi dice di aver visto una strada luminosa aprirsi su di Lui che gli ha consentito di arrivare al Padre. Sobria l’impostazione: le tre figure dominano la tela, sia per composizione che per la giustapposizione dei colori, davanti ad un colonnato ed al tabernacolo aperto. In alto un coro di angeli fa da corona alla Trinità; in basso la mitra, il pastorale, il libro della Regola benedettina ed il corvo con il pezzo di pane avvelenato: i simboli che hanno caratterizzato la sua vita.

Ricca la tavolozza che dà valore al momento incantato, sottolineato da giochi di ombre e da luci guizzanti che obbligano l’osservatore a spaziare senza posa sulla superficie pittorica alla ricerca di un punto di riferimento stabile di difficile individuazione”. Affidiamo all’autore anche la breve descrizione dell’altra opera: il Martirio di San Lorenzo (cm.152,5×224).

“La seconda tela presenta San Lorenzo e tre aguzzini su un sfondo con classiche strutture architettoniche che fanno da cornice ad una scena drammatica, ma altamente spirituale. Il santo, posto sulla graticola, viene slegato dalle funi per essere incatenato allo strumento del suo martirio. Il fuoco guizza tra i ferri creando effetti luminosi che modellano i corpi e danno alla composizione una connotazione fortemente realistica. I riflessi del fuoco e i bagliori rossastri del cielo evidenziano le figure e trasmettono grande dinamismo, segnato, ancora di più, dai forti contrasti coloristici. Statuaria la figura del santo si erge al centro della composizione con espressione fiera e serena, come di chi accetta consapevolmente lo svolgersi degli eventi, perché animato da grande fede. Ed è proprio su questi grandi personaggi che si imposta la grande “rivoluzione” che porta al declino del paganesimo”.

Un’occasione di letizia, quindi, per la basilica e per tutta la comunità locale: infatti il parroco, Mons. Ernesto Rascato, e gli amici di San Lorenzo invitano a partecipare a questo evento nel quale, ancora una volta, l’arte si fonde con la spiritualità evidenziandone iconograficamente alcuni aspetti e offrendo la possibilità di una più intensa condivisione.

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