AVERSA. La tornata elettorale delle regionali-provinciali è passata da quasi 20 giorni, ed il clima di euforia e quiete attorno al primo cittadino Domenico Ciaramella, sembra adesso dissolversi.
Daltronde si avvicina la fatidica data per lapprovazione del bilancio, appuntamento decisivo per contarsi, e non ci si può arrivare impreparati. Ed ecco allora la convocazione per il 29 aprile di un consiglio comunale sui debiti, una sorta di anteprima della più importante Assise sullapprovazione. Qui Ciaramella passerà ad una sorta di pari e dispari sul da farsi, in poche parole cercherà di capire se ha ancora i numeri per continuare con lattuale giunta, o per forza di cose nominarne un’altra.
Intanto, medita ed aspetta guardando con non poco interesse le vicende regionali e provinciali. Si, perché al ciaramellone cittadino non dispiacerebbe sedere su uno scranno di corso Trieste, magari detenendo una delega provinciale succulenta, e, a dirla tutta, resta ancorato al sogno proibito dellassessorato regionale. Quindi, per ora la nuova giunta è in stand by, anche se il consigliere Alfonso Oliva sembra abbia già domandato in giro quale sia la stanza in comune assegnata allassessore con delega al contenzioso.
Ad essere nominati ed abbandonare la postazione sembra siano Vincenzo Lanzetta e Giampaolo Dello Vicario, neo eletto alla provincia. Ma i giochi pirotecnici del sindaco Ciaramella non sembrano finire. Ci sono altre due vicende. La prima legata alla nomina del nuovo dirigente, promessa ad Antonio Di Santo, ex assessore nonché esponente della lista civica Città della Libertà, di cui facevano parte anche i compagni di cordata Nicola De Chiara e Nicla Virgilio. La quadratura del cerchio non si trova. Sembra che sia stato posto un out-out, o la carica di vicesindaco a De Chiara (che attualmente detiene) o lincarico a Di Santo. Laltra legata allindividuazione ante tempore, del designato, nominato a babbo morto, nuovo sindaco del centrodestra. Posto il principio secondo il quale Elia Barbato si è eclissato dopo la performance perdente delle provinciali, il più accreditato, gradito tra laltro al duo Ciaramella-Giuliano, sarebbe il re dei parcheggi a pagamento aversani Mario Tozzi.
Insomma, come si dice in gergo, di carne sulla brace ce nè abbastanza. Ora tocca stare al balcone ed osservare il divenire della politica nostrana.