Parcheggi, il CoADis riaccende polemica. Guarino: “I controlli ci sono”

di Antonio Arduino

 AVERSA. Archiviato il voto elettorale si torna a parlare di sosta a pagamento e parcheggi.

A riproporre il tema è Carlo Zaccariello, rappresentante dei cittadini costretti a vivere su una sedia a rotelle nel Coordinamento Aversano Disabili (Co.A.Dis.). Oggetto dell’intervento è il numero di posti auto riservati alla sosta delle autovetture di questa categoria di cittadini che sarebbe insufficiente, stando al parere di molti, politici inclusi. “In realtà, con oltre 40 stalli a noi dedicati su 1695 posti auto a pagamento, Aversa – esordisce Zaccariello – è bene al di sopra della quota fissata dal regolamento di applicazione del codice della strada che impone di riservarne uno per ogni 50 posti auto a pagamento”.

“Il vero problema – afferma – è la distribuzione degli stalli di sosta, il disegno corretto della segnaletica orizzontale che li delimita e sopratutto l’uso o più esattamente l’abuso che se ne fa”. Questo perché, stando alle verifiche fatte girando per la città,alcuni parcheggi riservati vengono utilizzati non come prescrive il codice, vale a dire per lasciare l’automobile in sosta il tempo necessario al diversamente abile di raggiungere un ufficio, fare compere o magari far visita ad un amico, cosa che ne permetterebbe il ricambio di occupazione, ma usati da persone normodotate. Che se ne servono in assenza del diversamente abile – che invece, per legge, deve essere a bordo – come se quegli stalli fossero parcheggi riservati alla automobile che espone l’autorizzazione alla sosta e non alla persona diversamente abile che viene trasportata”.

“Facendone questo tipo di uso – continua l’esponente del CoADis – sicuramente i posti auto a noi riservati sono insufficienti”. “Perché – spiega – considerando che ad Aversa, solo nel 2009, sono stati rilasciati oltre 260 permessi per la sosta nelle aree a servizio – come le definisce il codice – di persone con limitate o impedite capacità motorie, che, sommati a quelli già rilasciati negli anni passati e rinnovati, raggiungono un totale pari a circa 2000, applicando il criterio degli utilizzatori abusivi occorrerebbero 2000 stalli di sosta riservati ai diversamente abili”.In pratica, non basterebbero tutti i parcheggi attivati in città per il servizio di sosta oraria a pagamento. “E’ un risultato paradossale, reso possibile – dice Zaccariello – solo dalla cattiva educazione dei cittadini e dalla mancanza di controllo costante”.

Quanto alla distribuzione, l’esponente del CoADis punta il dito sulla necessità di aumentare il numero degli stalli in punti critici come uffici postali, uffici comunali, scuole, banche, esercizi commerciali. Infine c’è – sostiene – la necessità di rivedere la segnaletica orizzontale che va tracciata in maniera conforme alle norme del codice per rendere sempre accessibile e sicuri gli stalli riservati. “Che – sottolinea – in alcuni punti mancano completamente. In altri sono troppo distanti. In altri, infine, sono disegnati in maniera da rendere pericoloso o addirittura impossibile uscire dall’automobile”. “L’esempio lampante – conclude – è l’unico stallo di sosta a noi riservato tracciato davanti all’ufficio postale di via Corcioni. Chi, come me guida da solo l’autovettura, può scendere sul marciapiede, ma chi deve essere accompagnato è costretto ad uscire sulla carreggiata, rischiando la pelle”.

Il comandante della Pm, Stefano Guarino, commenta: “La Polizia Municipale di Aversa vuole essere massimamente attenta alla tutela delle infrastrutture dedicate alle persone diversamente abili. Nel corso del 2009 sono stati accertate 231 violazioni relative all’uso improprio degli stalli sosta riservati alle persone diversamente abili. Nel corso del 2010, ad oggi, sono stati redatti 90 verbali per la stessa violazione. Tra l’altro nei primi tre mesi dell’anno sono state incrementati i controlli sulla sosta irregolare con ben 302 rimozioni eseguite in gran parte per sosta irregolare, compresa quella negli spazi dedicati alle persone diversamente abili. Nel corso dell’anno è stato ritirato anche un contrassegno per uso illegittimo”.

“La Polizia Municipale di Aversa – continua Guarino – ha disposto, inoltre, un censimento dei posti riservati nel tempo realizzati. Il totale ammonta nel complesso a circa 150, ben oltre il numero previsto dalla normativa vigente. I contrassegni rilasciati dalla Polizia Municipale di Aversa sono stati muniti, inoltre, per la prima volta anche di un dispositivo anti-fotocopia, allo scopo di evitare la duplicazione del tagliando ed il conseguente uso improprio. La lista degli stalli realizzati, periodicamente, viene assegnata ad una pattuglia per il controllo specifico. Tale tipo di controllo fu documentato un po’ di tempo fa proprio dalla Vostra testata”.

“Bisogna dire purtroppo che la normativa è labile. – aggiunge il comandante – Il contrassegno legittima infatti la sosta del veicolo al ‘servizio’ del titolare del contrassegno. Questo significa che quando un vigile trova un veicolo in sosta che esponga il contrassegno non è legittimato automaticamente a verbalizzare, ma deve constatare l’uso irregolare da parte del soggetto che ha sostato. Proprio per incidere su tali comportamenti, recentemente, il Comando ha disposto un servizio mirato nei pressi della Stazione Ferroviaria per controllare eventuali pendolari ‘furbi’ in sosta usando i contrassegni di parenti. Nell’ambito di tali controlli, certamente destinati a ripetersi, furono redatte diverse contravvenzioni”.

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