Napoli, Consiglio approva bilancio. Pdl: “Iervolino non ha la maggioranza”

di Redazione

Rosa Russo Iervolino NAPOLI. Il Consiglio comunale di Napoli ha approvato il bilancio di previsione 2010. Per il sindaco Rosa Russo Iervolino ciò testimonia “sostanziale coesione della maggioranza e il voto favorevole e convinto dei Comunisti italiani”.

“L’approvazione del bilancio previsionale 2010 è arrivata al termine di discussioni costruttive, senza scontri frontali – ha detto la fascia tricolore – naturalmente sono state espresse posizioni critiche, ma questo è normale, è la dialettica della politica”. “Le forze della sinistra – ha aggiunto Iervolino – hanno presentato una mozione, emendamenti tutti accettati. Qualcosa che va al di là di un voto dato per superficiale convinzione”. E ha precisato di essere intervenuta nella discussione relativa all’emendamento sull’acqua come bene pubblico, presentato dalle forze della Sinistra “per precisare che un punto che loro ritenevano di estrema importanza lo è anche per noi, per la Giunta”. A chi le domanda se, una volta scaduto il mandato non le mancherà il lavoro di sindaco, ha risposto: “Non credo che mi mancheranno, e poi una maniera per cacciarmi nei guai la trovo lo stesso”.

Ma le critiche non mancano dall’opposizione. “Il bilancio di previsione 2010 è passato con 2 astenuti e 30 voti a favore. Se la minoranza fosse stata presente al completo in aula non sarebbe stato approvato”. Lo ha detto Salvatore Varriale, consigliere comunale a Napoli del Pdl. “Per l’approvazione del bilancio è necessaria la maggioranza dei presenti in aula; se i 29 consiglieri dell’opposizione fossero stati presenti al momento della votazione, il quorum necessario per il via libera sarebbe stato di 31 si. Si conferma così che la Iervolino non ha la maggioranza in Consiglio, e che l’approvazione del bilancio è stata resa possibile soltanto da qualche ingenuità di troppo da parte dell’opposizione”, ha aggiunto Varriale. “Il bilancio approvato serve solo a traghettare il centrosinistra verso le elezioni del 2011, non c’é alcun disegno di politica economica ed è retto esclusivamente da invenzioni contabili, senza alcun segnale che indichi un qualsivoglia miglioramento dei servizi ai cittadini. L’unico aspetto positivo è che si tratta dell’ultimo bilancio che approverà il centrosinistra in città, per il quale il ricorso massiccio al sistema clientelare ed al voto di scambio che nei prossimi mesi passerà soprattutto attraverso un uso ancora più spregiudicato delle partecipate non riuscirà a compensare il giudizio negativo che i cittadini hanno espresso già alle elezioni regionali”, conclude l’esponente del Pdl.

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