CASAL DI PRINCIPE.I carabinieri del comando provinciale di Caserta hanno accertato che alcuni sorvegliati speciali di Casal di Principe, pur non potendo esercitare il diritto di voto, hanno invece espresso le loro preferenze durante le ultime consultazioni amministrative.
L’ipotesi degli investigatoriè che un buon numero di voti sia stato dirottato su candidati graditi alla fazione del clan dei casalesi che fa riferimento Francesco Schiavone, detto “Sandokan”, in carcere al regime di 41bis. In particolare,i voti sarebbero stati veicolatiattraverso schede sottratte prima dell’inizio delle votazioni e compilate indebitamente.
Sembra che che alcuni di questi sorvegliati speciali non fossero stati cancellati, come da prassi, dalle liste elettorali del Comune e dunque erano in possesso del certificato elettorale. Gli inquirenti ora vogliono chiarire se si sia trattato di irregolarità volute appositamente o dovute a problemi burocratici.