Una camellia per Francesca Romana nel Giardino Inglese

di Redazione

 CASERTA. In occasione della settima Giornata Nazionale del Giardino U.g.a.i., Unione Garden Club e Assimilati d’Italia, il Garden Club Caserta …

– grazie alla collaborazione della Soprintendenza ai Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le province di Caserta e Benevento, e alla Società Italiana della Camelia – ricorderà la nobile figura di Francesca Romana Fantozzi Abbate, presidente del Garden Club di Caserta dal 1984 al 2009, anno della sua improvvisa dipartita – con un evento commemorativo davvero particolare, organizzato da Aldo Antonio Cobianchi, Co-delegato della Società Italiana della Camelia per la Campania.

Sabato 17 aprile, alle ore 10.30, infatti, presso il Giardino Inglese della Reggia di Caserta, dopo un ricordo della Presidente affidato al professor Giuseppe Guadagno, co-delegato della Società Italiana della Camelia della Campania, verrà messo a dimora un esemplare di Camelia sasanqua cv. ‘Francesca Romana’, che la Società Italiana della Camelia, nella persona del Presidente Andrea Corneo, ha ottenuto di dedicare alla signora Abbate per gli alti meriti raggiunti con il suo infaticabile operato culturale e sociale. Il prestigiosissimo riconoscimento internazionale (forse per la prima volta una cultivar prende il nome di un personaggio illustre casertano) premia l’indefessa attività di una donna schiva, disponibile, da sempre pronta a prodigarsi per la diffusione della cultura, attraverso iniziative di valore indiscutibile.

Del resto, la professoressa Fantozzi ha ricoperto nella sua vita importanti incarichi di livello nazionale: Presidente del Garden Club di Caserta per venticinque anni consecutivi, nel 1985 eletta Vicepresidente Nazionale dell’Ugai, dal 2001 al 2007, per due mandati, presidente Nazionale dell’U.g.a.i. (proprio durante quest’ultimo incarico ella riuscì a far ottenere all’Ugai il riconoscimento di Associazione di Protezione Ambientale con Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio); ha, inoltre, stimolato la fondazione di numerosi Garden Club (Sorrento, Ischia, Avellino, Catanzaro) oltre ad aver organizzato viaggi ed escursioni botaniche in Italia e all’estero.

Ma a Caserta, dove ella viveva, cogliamo le testimonianze indelebili della sua attività: qui, infatti, istituisce la “Scuola di Composizione Floreale” (Siaf), che affida all’attuale Presidente del Garden di Caserta facente funzioni Rosetta Valentino (la Scuola ha avuto circa 100 allieve e da esse sono uscite tre Maestre di Primo Livello e tre Esperte di Arte Floreale; con la Scuola partecipa a trasmissioni televisive Rai come “Linea Verde”; realizza, tra l’altro, le composizioni floreali a Villa Cimbrone a Ravello per la presentazione del Brunello di Montalcino e, con i fiori, gli stemmi della nostra città e dei Bobone in occasione del G7 di Napoli; inoltre, nel 2009 l’Italia, rappresentata dalla Presidente della Siaf e da Joan Cocchiglia di Caserta, si aggiudica il bronzo al “Chelsea Flower Show”, Concorso di Composizione Floreale di Londra); contribuisce alla realizzazione del giardino pubblico di via Gallilei; promuove convegni, dibattiti, manifestazioni in campo botanico-agrario, coinvolgendo, in particolare, gli studenti delle scuole casertane. Ed ancora – da ciò il riconoscimento simbolico ottenuto – con il marito Wladimiro Abbate, per trent’anni impareggiabile Delegato della Società Italiana della Camelia per la Campania, contribuisce alla “riscoperta”della camelia nel nostro territorio, dopo i fasti ottocenteschi e l’oblio post – bellico, con particolare attenzione alla tutela e al censimento degli esemplari storici presenti negli antichi giardini casertani, sia pubblici che privati.

Con il marito, organizza a Caserta la Mostra della Camelia in Campania – giunta nel 2009 alla trentesima edizione – che ha assunto, grazie all’operato dei coniugi Abbate, valenza internazionale; anzi, è merito loro se oggi la camelia è divenuta fiore simbolo della Città di Caserta. Come non ricordare, poi, il convegno del 2003 dal titolo “La Camelia di Maria Carolina” – con relativi atti pubblicati nella collana, edita dal nostro Comune, “Quaderni Storici della Città di Caserta” – in cui veniva sottolineata l’importanza di un antico esemplare di questa pianta presente nel Giardino Inglese, “venerato” dai cameliofili di tutto il mondo in quanto essa risulterebbe la prima camelia messa a dimora in Europa Continentale.

E oggi, proprio poco distante da tale storico “monumento vivente”, all’interno del Giardino Inglese, tanto caro ai casertani, accanto ad una targa commemorativa voluta dal Garden di Caserta, verrà piantata la camelia ‘Francesca Romana’: quale simbolo più significativo per tramandare ai posteri il ricordo di una persona speciale, preziosa, esemplare.

a cura di Aldo Antonio Cobianchi

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