Nel 2009 fu sventato attentato di Al Qaeda alla metro di New York

di Redazione

 NEW YORK. Al Qaeda aveva progettato nell’autunno 2009 un attacco alla metropolitana di New York, sventato dall’antiterrorismo poco prima che venisse compiuto.

Lo scrive il Washington Post, definendo il fallito attentato come la minaccia più grave mai corsa dagli Stati Uniti dagli attentati dell’11 settembre 2001.

Zarein Ahmedzay, un tassista di New York City, si è dichiarato colpevole davanti a un tribunale di Brooklyn, ammettendo di aver ordito un complotto per un attacco kamikaze a Manhattan nel settembre scorso, durante il mese Ramadan. Con Ahmedzay vi era anche Najibullah Zazi, un autista di navette shuttle dell’aeroporto di New York. Ahmedzay, 24 anni, ha detto ai giudici che lui, Zazi e un’altra persona avevano incontrato due leader di Al Qaeda alla frontiera tra Pakistan e Afghanistan nell’agosto 2008 e da questi avevano ricevuto l’ordine di procedere con gli attacchi.

Secondo gli investigatori federali, i due leader di Al Qaeda erano Saleh al-Somali, il responsabile delle operazioni internazionali, e Rashid Rauf, alla guida della logistica dell’organizzazione. Entrambi sarebbero stati uccisi nel corso di due distinti attacchi missilistici Usa nel novembre e dicembre dello scorso anno. L’attacco terroristico alla metropolitana di New York sarebbe stato fermato grazie ai sospetti nutriti dall’Fbi su Zazi, che venne fermato su un’auto affittata mentre si dirigeva a Manhattan.

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