Usa, Boy Scout devono risarcire vittima di abusi sessuali

di Redazione

Kerry LewisL’associazione dei “Boys Scouts of America” è stata condannata a versare 18,5 milioni di dollari (pari a 13,8 milioni di euro) di risarcimento a un uomo vittima di abusi sessuali commessi da un ex capo scout.

Gli abusi vennero compiuti tra il 1965 e il 1985. I legali della vittima hanno sottolineato che l’organizzazione non ha mai presentato le sue scuse all’uomo.

La sentenza è stata emessa da un tribunale dell’Oregonma è solo parziale, perché il giudice una settimana fa aveva già risarcito la vittima – Kerry Lewis, che ora ha 38 anni – con oltre un milione di dollari per il dolore e la sofferenza patite. L’organizzazione è stata multata perché, secondo i giudici di Portland, i capi scout agirono in maniera negligente non proteggendo i ‘piccoli esploratori’ da eventuali pedofili: Timur Dykes, il capo truppa, oggi 53enne, era già stato condannato per aver abusato sessualmente di minori, la gran parte scout, e tuttavia l’organizzazione lo lasciò a contatto con i ragazzini.

Nel corso del processo la vittima, che fu abusata cinque volte all’epoca in cui aveva 11 e 12 anni, ha sostenuto di non aver mai superato il trauma, di aver avuto problemi di salute mentale, un basso rendimento scolastico, esser entrato nel tunnel della droga, aver sofferto di ansie e avuto difficoltà a creare e mantenere relazioni.

Ma il processo segna un punto di svolta anche per un’altra ragione. Gli scout, la storica organizzazione che quest’anno celebra il suo centenario, sono stati costretti a consegnare al giudice i cosiddetti “archivi della perversione”, l’archivio di documenti segreti sugli abusi sessuali accaduti nel suo ambito. Gli “archivi della perversione”, come sono battezzati nel gergo interno i documenti, non erano mai stati resi pubblici: nel corso degli anni, l’organizzazioneè stata chiamata in giudizio decine di volte, ma i casi erano sempre stati risolti in maniera extragiudiziaria. Il giudice ha mostrato solo ai giurati il materiale, ma diverse organizzazioni, tra cui giornali come il New York Times, hanno già chiesto l’accesso ai documenti.

La legge dell’Oregon stabilisce che il 60 per cento della multa vada al fondo statale di compensazione delle vittime del crimine.

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