Champions, una “eroica” Inter vola in finale

di Redazione

MourinhoBARCELLONA. L’Inter viene battuta 1-0 dal Barcellona nella gara di ritorno delle semifinali di Champions ma accede alla finalissima in virtù del 3-1 dell’andata.

Una gara “drammatica”, che la squadra di Mourinho è stata costretta a giocare indiecidopo la mezzora del primo tempo per l’espulsione di Thiago Motta.I nerazzurri si sono però difesi con i denti, annullandole folate offensive degli spagnoli e senza commetterre errori, tranne uno, costato l’unica rete dei blaugrana.

Si parte dal 3-1 per l’Inter al Meazza, ma raramente una qualificazione è stata ritenuta così incerta nonostante due gol di margine per una delle contendenti. A Barcellona hanno caricato molto la sfida dal punto di vista psicologico (vedi dichiarazioni “minacciose” e spot alla “Gladiatore”), tant’è che l’atmosfera del Camp Nou, gremito di 98mila spettatori, è rovente.

Guardiola con la consueta spregiudicatezza: tridente con Ibra centrale, Messi e Pedro sugli esterni, e mediana ruotante intorno alle geometrie di Xavi. Abidal non recupera e allora a sinistra va Keita con Touré in mediana. Formazione (4-3-2-1): Victor Valdes, Daniel Alves, Piquè, Toure, Gabi Milito; Xavi, Busquets, Keita; Pedro, Messi; Ibrahimovic.

Mourinho non difende il 3-1: tridente più Sneijder, con ovvio sacrificio chiesto alle punte per opporsi al possesso palla degli spagnoli. Non gioca Pandev: il macedone non ha superato positivamente la fasi di riscaldamento. Al suo posto Chivu. Formazione (4-3-1-2): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Samuel, Zanetti; Motta, Cambiasso, Sneijder; Milito, Eto’o.

Nei primi minuti è il Barca a fare la partita, l’Inter tende a stare nella propria metà campo. Che la gara sarà dura lo si comprende alla mezzora, quando i nerazzurri restano in 10 con l’espulsione di Thiago Motta a Busquets: manata a protezione del centrocampista interista, con il giocatore blaugrana che si getta a terra manco se fosse stato colpito da una bastonata. Nonostante la sceneggiata, l’arbitro belga De Bleeckere non ha dubbi ed estrae immediatamente il cartellino rosso. Al massimo, il fallo poteva essere da ammonizione, tuttavia la sostanza non sarebbe cambiata visto che Thiago Motta era stato già ammonito nei primi minuti per un fallo su Dani Alves: un doppio giallo avrebbe comunque decretato la sua uscita dal campo. La prima grande occasione per gli spagnoli arriva al 32′ con un sinistro diMessi dai venti metrisul quale interviene miracolosamentein tuffo Julio Cesar. La gara prosegue con un Barcellona che manca di fair play e l’Inter che deve tenere i propri attaccanti arroccati a centrocampo a causa dell’inferiorità numerica. Dopo un’insidiosa punizione di Ibrahimovic, di poco a lato, e due minuti di recupero, si chiude sullo 0-0 il primo tempo.

Nella ripresa Guardiola mette in campo Maxell al posto di Gabi Milito, fratello dell’attaccante nerazzurro. L’Inter”imbriglia”il Barca, che non riesce a sfondare la difesa avversaria. Al 18′ Guardiola fa uscire Ibra per Bojan per fargli dare, con Messi, più velocità al gioco. Poi si sbilancia ulteriormente: fuori Busquet, dentro Jeffren. Mourinho risponde al 22′ con Muntari al posto di Snejider. I nerazzurri tengono palla, si difendono con i denti e, nonostante l’inferiorità numerica, non “soffrono” più di tanto, anzicercano di sfruttare qualche occasione per “spaventare” il Barca. Ma di spaventi ne ha anche l’Inter, soprattutto al 37′ quando Bojan, di testa su cross di Messi, manda di poco a lato. Morinho fa uscire uno stanchissimo Milito, dentro Cordoba. Poi il Barca va in vantaggio con Pique al 39′. A quel punto è un vero e proprio assalto dei blaugrana nell’area interista, dove arriva a dare man forte Mariga, entrato al posto di Eto’o. Scade il tempo regolamentare, quattro i minuti di recupero. Al 47′ mano netta di Tourèai limiti dell’area,l’arbitro fischia eBojan che segna mail gol viene annullato. Nel replay, in realtà, la palla va sulla mano posata sulla pancia di Tourè, dunque un fallo involontario. Tuttavia, non è certo che sarebbe stato gol poiché la difesa nerazzurra al fischio del direttore di gara si era subito fermata. Pochi secondi dopo il 49′ fischio finale e l’Inter che vola in finale contro il Bayern Monaco, in programma al Santiago Bernabéu di Madrid sabato 22 maggio.

”Loro volevano vendere cara la pella e hanno fatto la festa prima; noi abbiamo lasciato il sangue e l’abbiamo fatta dopo. Con il Barcellonaè difficile in undici, in dieciè un’impresa storica”. José Mourinho, ai microfoni dellaìRai, commenta cosi la qualificazione alla finale di Champions. ”Chiedo ancora uno sforzo ai tifosi – aggiunge – venite a prendere questa splendida squadra all’aeroporto a Milano, venite a Roma, dobbiamo giocare un’altra finale domenica con Lazio e poi in Coppa Italia con la Roma”.

”Stasera ho visto una grande Inter, i complimenti vanno a tutti, e a Mourinho che èstato un vero fenomeno”. Così Massimo Moratti dopo la qualificazione alla finale di Champions. ”E’ la vittoria dell’umiltà e del sacrificio – ha aggiunto il presidente nerazzurro – tutti bravissimi a reggere l’urto del Barcellona. Mourinhoè stato fenomenale, i giocatori sapevano perfettamente cosa fare anche in inferiorità numerica”.

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