ROMA. Prosegue a ritmi frenetici il lavoro di trattative dellUnione Europea per stanziare un piano di aiuti alla Grecia.
Nessun ritardo o rinvio. Anzi, al contrario, stiamo accelerando. – ha affermato il portavoce del commissario Ue agli Affari Economici e Monetari, Olli Rehn – Il lavoro va avanti e dall’ultimo venerdì la sequenza che ci porterà all’attivazione del meccanismo di aiuti ha subito un’accelerazione. Non c’è nessuno che sta aspettando niente, e il lavoro sarà finalizzato nei prossimi giorni. Gli altri Paesi non corrono rischi, ha sottolineato Rehn – non si può paragonare la situazione greca con quella di altri Paesi.
Nonostane le accelerazione dellUe, ci sono ancora nazioni indecise sul da farsi come la Germani che ha espresso la sua contrarietà per il sostenimento della Grecia. Diversa è la posizione dellItalia, come ha sottolineato il Ministro degli Esteri Franco Frattini che, durante una visita ufficiale a Belgrado, ha affermato: Sostenerla vuol dire sostenere la casa comune europea, pena la credibilità dell’euro e il rischio che gli egoismi nazionali ricadano sugli interessi nazionali ed ora non è il momento degli egoismi nazionali. Oggi più che mai occorre dire con assoluta chiarezza che se non ci muoviamo per dare garanzie e credito a pesi in difficoltà, mettiamo a rischio l’affidabilità dell’Europa e la credibilità dell’euro sui mercati internazionali, questo è il messaggio che dobbiamo dare ai mercati, invece di un messaggio incerto, diviso e titubante che è un messaggio debole.
Intanto, in Grecia la crisi diventa sempre più forte e, nonostante qualche piccolo rialzo di questa mattina, il rendimento dei tassi dei titoli di Stato ha superato l’11%, quotazione più bassa mai toccata da un paese che fa parte dellEurozona. Nel frattempo il rendimento del biennale greco è arrivato al 24,2% (15% nella vigilia), segnando un differenziale rispetto al titolo tedesco di 2.340 punti base (con un incremento di oltre 1.400 punti base rispetto alla chiusura). Intanto lAutorità greca di controllo della Borsa ha deciso che per due mesi non sarà possibile la vendita di titoli allo scoperto sulla piazza di Atene: La decisione è stata adottata in considerazione delle condizioni eccezionali presenti sul mercato greco. In vigore da oggi, il divieto verrà revocato il 28 giugno. Una vendita allo scoperto è un’operazione finanziaria caratterizzata dal fatto che chi la mette in atto non possiede ancora i titoli che sta vendendo.