100 suore in visita al Santuario della Madonna Incaldana

di Redazione

 MONDRAGONE. Circa 100 suore, di cui 61 novizie, tre postulanti sono stati in visita mercoledì mattina al Santuario della Madonna Incaldana.

La santa messa delle ore 11.00 è stata officiata da padre Antonio Rungi, teologo morale campano, ex-superiore provinciale dei Passionisti della Campania e del Lazio Sud. Ad accompagnare le novizie e le postulanti sono stati la madre Generale delle Suore Ancelledel Sacro Cuore di Caterina Volpicelli, Madre Concetta Liguori, presidente della Usmi-Campania e dalla Segretaria della Usmi, Suor Liliana Berlingieri.
La messa è stata introdotta da un un brese saluto di mons. Riccardo Luberto, Rettore del Santuario della Madonna Incaldana, che ha tracciato sinteticamente la storia del prestigioso santuario e della devozione mariana. Incentrato sul tema della gioia, della risurrezione e della luce l’intensa omelia di padre Rungi che ha invitato le suore presenti ad una totale fedeltà alla vocazione ricevuta, sperimentando sull’esempio della Vergine Santissima la vita di consacrazione nella povertà, nella castità e obbedienza. Le Suore provenienti da Napoli e dintorni sonno arrivate nella tarada mattinata a Mondragone, ospitate dalle Suore di Gesù Redentore, Istituto Stella Maris, ove hanno trascorso l’intera giornata anche al fine di una verifica del cammino spirituale e culturale svolto in questo anno pastorale 2009-2010.
Appartenenti alle seguenti Congregazioni: Vocazioniste (22 religiose); Discepole dell’Eucaristia (14 religiose); Ancelle Eucaristiche (6 religiose); Suore di Fatima (4 religiose); Suore Crocifisse dell’Eucaristia (6 religiose); Ancelle del Sacro Cuore (4 religiose); Suore dello Spirito Santo (8 religiose); Piccole Ancelle di Cristo Re (6 religiose); Povere Figlie della Visitazione (2 religiose). Ad esse si sono aggiunte le Suore di Gesù Redentore della Stella Maris e Le Suore Francescane che svolgono il loro servizio al Vescovado.
Le religiose hanno raggiunto in pullman o a piedi il Santuario della Madonna Incaldana dove hanno sostato in preghiera ed hanno partecipato alla santa messa, animata dalle stesse religiose che, per tradizioni liturgiche appartenenti alla loro cultura, hanno eseguito un ballo prima dell’offertorio. I canti, la liturgia della parola e il servizio è stato assicurato dalle stesse religiose, molte delel quali giovanissime ed originarie di vari paesi dell’Estremo Oriente, dell’Africa e dell’Europa centro-orientale. Conclusa la santa messa, particolarmente sentita per la gioia liturgia svolta le suore hanno fatto rientro alla Stella Maris, dove hanno avuto la possibilità di svolgere una passeggiata lungo il mare, in una giornata di sole e di caldo, che ha fatto registrare nel primo pomeriggio qualche goccia di pioggia.
L’intero pomeriggio dimercoledì 28 aprileè stato dedicato alla preghiera e alla studio, ma anche alla verifica finale del cammino di formazione svolto in questo anno. Le 11 Congregazioni presenti alla giornata di pellegrinaggio e di ritiro formativo hanno svolto infatti in sinergia un unico progetto di formazione in vita della professione dei consigli evangelici di povertà, castità ed obbedienza. Formazione che da alcuni anni viene assicurata dall’Unione delle Supriori Maggiori della Campania a tutti gli istituti femminili di vita consacrata che operano in Campania. Un’esperienza di grande positività, in quanto oltre a socializzare tra loro, le novizie e le probande hanno la possibilità di avere una formazione spirituale, culturale, teologica, ascetica unitaria, pur nella diversità dei carismi delle loro istituzioni di origine. Un lavoro importante per sentire la chiesa e vedere a chiesa davvero unita, come ha sottolienato padre Rungi nel corso dell’omelia.
“Qui oggi tocchiamo con mano cosa sia davvero la Chiesa di Cristo, una realtà spirituale con una pluralità di carismi e doni che sono stati espressi storicamente falla nascita dei vari istituti religiosi nella chiesa, pur essendo molti e diversi siamo una cosa sola in Cristo. E ciò è bello poterlo costatare in quanto voi provenite da varie parti del mondo, da culture diverse e da razze e nazioni diverse. Eppure qui formiamo un cuor solo ed un’anima sola”.
Su questi temi proposti da padre Rungi nel pomeriggio le religiose hanno riflettuto nei gruppi di studio ed hanno apportato il loro contributo di riflessione ed impegno per il futuro. Un futuro già evidentemente indicato dalla chiamata-risposta a Dio. Le prime professioni religiose verranno accolte nella Chiesa e negli istituti di appartenenza nei prossimi mese. Le novizie emetterano i voti ed entrerano a far parte delle Congregazioni religiose in cui per libera scelta sono entrate ed attualmente vivono la loro esperienza di consacrate. A guardare i loro volti e il loro stile di vita gioviale e giovanile c’è solo da attendersi una risposta a Dio davvero generosa e ricca di promesse spirituali per queste suore, per le loro Congregazioni, per la Diocesi, per la Chiesa universale e per l’intera umanità Le Suore sono un bene spirituale essenziale nella Chiesa. Senza di loro una parte di questa famiglia di Dio verrebbe meno per la genialità e per la bontà, tenerezza e dolcezza del loro operato. Si tratta di giovane religiose che ora affacciano nella vita religiosa che come tutte le condizioni e gli stati di vita porterà gioia, ma a volte anche sofferenza e prove.
Per Mondragone una giornata speciale che ha suscitato l’intersse delle persone che hanno visto camminare lungo il viale Margherita, a piedi, un centinaio di suore, molte giovanissime, tra curiosità e santa meraviglia. A Mondragone è la prima volta che si verifica un fatto del genere, promosso e voluto dall’Usmi Campania in sintonia con padre Antonio Rungi, che segue da anni diversi istituti religiosi nel loro percorso formativo e spirituale. A conclusione dell’intera giornata le Suore fanno ritorno a Napoli alle ore 19. Una giornata diversa, molto ricca spiritualmente, culturalmente e socialmente.
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