SANTA MARIA A VICO. I carabinieri del Nucleo Operativo di Maddaloni hanno tratto in arresto Massimo Vigliotti, 38 anni, di Santa Maria a Vico, …
…colpito da due mandati di cattura emessi dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere per i reati di favoreggiamento in tentato omicidio, porto abusivo di armi e spaccio di cocaina.
Le accuse a suo carico sono collegate innanzitutto al tentato omicidio di F.A., avvenuto il 18 gennaio a Santa Maria a Vico ad opera di Patrizia Di Palma, arrestata dai Carabinieri di Maddaloni quella stessa sera. Nella circostanza il Vigliotti, secondo le risultanze delle indagini dei Carabinieri, si era preoccupato di nascondere la pistola usata per il delitto, dopodiché era sparito dalla circolazione per qualche giorno, in attesa che si calmassero le acque.
Altre indagini condotte dal Nucleo Operativo di Maddaloni e dalla Stazione di Santa Maria a Vico avevano accertato lesistenza di una fiorente attività di spaccio di cocaina facente capo proprio alla Di Palma ed al Vigliotti, attività che veniva portata avanti nelle pertinenze dellabitazione della donna anche aiutandosi con un sistema di videosorveglianza che consentiva di avvistare in anticipo le forze dellordine in caso di tentativi di blitz. Tuttavia, nonostante limpianto di videosorveglianza e le numerose cautele adottate dai due complici, le attività dindagine dei Carabinieri avevano consentito di accertare una serie di episodi di spaccio di stupefacenti riconducibili alla coppia, sia risalenti al periodo in cui la donna era agli arresti domiciliari sia a periodi precedenti, cosicché i Carabinieri avevano chiesto e ottenuto dalla Procura di Santa Maria lemissione di un provvedimento di custodia cautelare in carcere a carico sia della Di Palma, arrestata il 23 marzo, che del Vigliotti, fino ad oggi latitante e irreperibile.
Il giovane era scomparso dalla circolazione da circa due settimane, ed i militari per rintracciarlo hanno eseguito una faticosa serie di indagini ed accertamenti in stretto coordinamento con la Procura di Santa Maria Capua Vetere. Le ricerche si sono dapprima concentrate sul territorio di Santa Maria a Vico e sui paesi limitrofi, sulla base di molte voci che si rincorrevano in paese su dove potesse essere nascosto il Vigliotti; ma i vari sopralluoghi fatti di volta in volta nelle località dove il giovane avrebbe potuto nascondersi avevano dato tutti esito negativo. A quel punto non era rimasto altro da fare che iniziare a pedinare i parenti del Vigliotti, sperando che prima o poi uno di loro sarebbe andato ad incontrarlo. Parallelamente sono stati svolti vari servizi di osservazione e vari sopralluoghi nelle zone di Casavatore e di Afragola, poiché il Vigliotti era stato arrestato nel 1998 proprio per stupefacenti, e le indagini avevano evidenziato alcuni suoi contatti con ambienti criminali di Casavatore, per cui era possibile che i vari pregiudicati della zona a lui collegati gli avrebbero potuto procurare ospitalità durante la latitanza. Infatti i Carabinieri, seguendo la sorella del giovane ricercato, lo hanno bloccato proprio ad Afragola, davanti ad un bar vicino alluscita dellautostrada, dove si era recato probabilmente per incontrare la sorella ed il suo avvocato, anchegli di Afragola. Al termine delle attività il Vigliotti è stato tradotto presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere.