AVELLINO. Siamo quasi in estate e, sulle montagne irpine e campane, il sole tarda ad arrivare, gli uccelli cinguettano e lerba cresce rigogliosa, ma non riesce a nascondere del tutto i rifiuti, lamianto, i copertoni abbandonati e le microdiscariche abusive.
A più di un anno e mezzo dalla sua prima tappa sui tetti del centro storico di Avellino lAlbero Vagabondo si rialza e riprende il suo viaggio tra i boschi e le valli della verde Irpinia. Il 28 maggio alle ore 10 sarà a Forino (Avellino), in località Pineta e farà una grande Festa del Colore con 150 bambini delle scuole elementari e medie dellIstituto Comprensivo. La tappa di Forino è resa possibile dal progetto Educazione alla Natura, allinterno del ciclo I sentieri della Lumaca ideato dal Settore Foreste di Avellino, in collaborazione con l’associazione Opificio delle Arti e il Comune di Forino. La Festa del Colore dellAlbero Vagabondo, ideata, organizzata e realizzata dallAssociazione culturale Giovanni Spiniello, cerca di far percepire il problema dello sversamento incontrollato dei rifiuti nei boschi irpini e campani attraverso il coinvolgimento dei bambini, dei genitori, delle associazioni e delle istituzioni. LAlbero Vagabondo è una scultura dellartista Giovanni Spiniello, una metamorfoggettografia alta oltre quattro metri, composta dai rifiuti abbandonati ai piedi degli alberi, da materiale contaminante (poliuterano espanso), verderame, pezzi di albero, ramaglie di ulivo, foglie, spighe. Rappresenta un grido di protesta, un estremo atto di denuncia e prende le mosse dalla favola dello Spirito del Re Albero (www.alberovagabondo.it).
Levento/intervento prevede una fase di partecipazione e concertazione, la creazione della mappa dei rifiuti ad opera delle scuole (i bambini vanno in montagna a fare le foto dei rifiuti nelle aree demaniali), larrivo dellAlbero Vagabondo che invita i bambini a disegnare la montagna così come la vorrebbero e, alla fine, linstallazione dei disegni in montagna sui i rifiuti (a Forino con la collaborazione dellAssociazione Saluti da Forino). Un gesto che vuole far comprendere ai grandi che stanno sporcando il futuro dei propri figli.
Di certo non si è fermata in inverno loramai abituale e consolidata prassi di sversare rifiuti nei nostri boschi, torrenti, fiumi e campagne. Ma anche le strade, periferie e parchi urbani non vengono risparmiati. La raccolta differenziata non è unabitudine dei cittadini e delle imprese e spesso è più semplice, o economico, abbandonare i rifiuti in montagna o altrove. E così che nascono le innumerevoli micro discariche nei boschi e, di giorno in giorno, continuano a diventare sempre più grandi e pericolose.
LAlbero Vagabondo ha già fatto altre tappe: linstallazione sui tetti del centro storico di Avellino (25/12/2008), la
Il 10 giugno farà la sua seconda tappa a Santo Stefano del Sole e, se nessuno lo chiamerà, riposerà aspettando settembre, allinizio del nuovo anno scolastico, per tornare sulla montagna di Forino trasformato nellAlbero Metamorfo, formato da nidi di rondine, passiflora e tavole di castagno. Insieme ai bambini si riprenderà le tavolette disegnate dove i grandi avranno pulito e le lascerà se ci saranno ancora altri posti sporchi e inquinati, sperando che chi passerà in montagna guarderà i loro messaggi e troverà il posto giusto per depositare gli scarti e rifiuti che nessuno vuole, tantomeno gli alberi, in montagna. E intanto aspetterà i bambini felice, non ancora stanco. Perché i bambini sanno immaginare e sperare e si arrendono più difficilmente dei grandi di fronte allevidenza di questo mondo grigio che si ostinano, spensierati, a disegnare a colori.
Info: www.alberovagabondo.it