NAPOLI. Quaranta provvedimenti sanzionatori, alcuni dei quali si concluderanno con licenziamenti, si annunciano per i dipendenti del Comune di Castellammare di Stabia.
Ciò aseguito all’indagine della Commissione d’accesso inviata dal Ministero dell’Interno al Comune dopo l’omicidio del consigliere comunale dei Ds, Luigi Tommasino, ucciso dalla camorra il 3 febbraio 2009.
“In base alla relazione della commissione d’accesso, circa la sussistenza di pericoli di infiltrazioni della criminalità organizzata nell’ambito della gestione politico-amministrativa del Comune di Castellammare – afferma il sindaco Luigi Bobbio in una nota – è stato disposto dal ministero dell’ Interno un monitoraggio, in ragione del quale sono chiamato, come sindaco neoeletto, pena lo scioglimento del consiglio comunale, ad adottare i provvedimenti necessari al ripristino della legalità, della trasparenza e della normalità della vita amministrativa dell’Ente, nonché al recupero del regolare funzionamento dei servizi”. Il sindaco di Castellammare spiega di essere stato “costituito garante della riservatezza della relazione prefettizia che delinea un quadro allarmante”.
“I provvedimenti che mi è stato prescritto di adottare riguardano, in particolare, la gestione del personale – prosegue Bobbio – i servizi sociali, il settore urbanistico, l’espletamento illegittimo di diverse gare ed il processo di privatizzazione delle Terme; settori sui quali pesano, secondo le risultanze ispettive, gravi condizionamenti e gravissime irregolarità ed illegalita”.
Per quanto riguarda il settore personale, i provvedimenti di licenziamenti in modo specifico riguarderanno dipendenti con legami di parentela ad esponenti dei clan locali e a soggetti sottoposti a condanna. Il settore dei servizi sociali viene messo sotto accusa per il sostegno offerti in modo improprio a cooperative locali. Per la concessione di aree demaniali ai chioschi dell’Acqua della Madonna e per aree di parcheggio, sono finiti all’attenzione della Prefettura i dipendenti dell’area gare e appalti. Infine, un capitolo particolarmente delicato è quello riguardante il processo di privatizzazione delle Terme.
“Fra le censure mosse alla precedente gestione comunale – spiega Bobbio – vi è quella riguardante la totale inerzia in materia di procedimenti e sanzioni disciplinari, pur in presenza di un rilevante numero di dipendenti comunali gravati da criticità personali e lavorative estremamente pesanti. In relazione a ciò, mi viene prescritto di riattivare pienamente e rigorosamente i circuiti disciplinari interni, anche adottando provvedimenti sanzionatori, alcuni dei quali prevedono la sanzione massima”.
“Vivo questo momento con grande senso di responsabilità, ma anche con grande determinazione – conclude Bobbio – nella convinzione che esso rappresenta per la città di Castellammare un momento altamente positivo, una sorta di anno zero che ci consentirà di attivare subito, a pochi giorni dalla mia elezione, un gigantesco processo di rigenerazione e di rinascita all’insegna della legalità. Va tuttavia sottolineato che il capillare e approfondito esame cui è stato sottoposto l’organico del Comune, unitamente agli esiti dell’accertamento, negativi solo per una parte dei dipendenti, suona come sostanziale promozione di tutti gli altri, che sono usciti indenni da censure e rilievi”.