Deficit sanitario, Caldoro: “Governo ci ha chiesto di aumentare tasse”

di Redazione

Stefano CaldoroNAPOLI. “Il governo ci ha detto che le regioni con il deficit sanitario dovranno aumentare le tasse fino al ripianamento del deficit stesso”.

Lo ha detto il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, lasciando Palazzo Chigi. Caldoro ha riferito che il Consiglio dei ministri è presieduto da Altero Matteoli, vista l’assenza del premier Silvio Berlusconi, e che alla riunione era presenti i Governatori con la Sanità commissariata.

“Se questa è la condizione… non ho una seconda opzione”, aggiunge Caldoro, il quale ha chiarito che “qualunque ritocco delle aliquote sarebbe grave e insostenibile: abbiamo già la tassazione più alta d’Italia. Inoltre non potrebbe mai coprire le risorse del Fas, e coprirebbe meno di un terzo della cifra necessaria” a risanare i conti. Il Governatore ha aggiunto comunque di essere “d’accordo con Tremonti: i numeri sono numeri”. E ha sottolineato che “sono in corso delle trattative: sono fiducioso. Accettiamo – ha detto – i sacrifici ma chiediamo al governo un accompagnamento virtuoso per realizzarli”. Due le strade indicate: o lo sblocco dell’accantonamento previsto per le Regioni commissariate come la Campania, da qui potrebbero arrivare 600-700 milioni o operazioni finanziarie con gli strumenti che il ministero dell’Economia può mettere a disposizione.

PD: “CALDORO ALZA TASSE, ZAIA ESULTA!”. “La comunicazione del Governo nazionale sull’aumento delle tasse ai cittadini campani, notificata oggi a Stefano Caldoro,è uno schiaffo al neo eletto presidente”. Così Enzo Amendola, segretario regionale Pd Campania, dopo all’annuncio a margine delConsiglio dei Ministritenutosi questa mattina a Roma.“In premessa, siamo convinti che sia necessaria una razionalizzazione e normalizzazione della spesa per la sanità già avviata nei mesi scorsi, evitando demagogie e ritardi. Ma la decisione assunta oggi – continua Amendola – grava solo sui cittadini e adotta dei criteri ragionieristici che proprio Caldoro in campagna elettorale aveva promesso di non usare, come si legge nel suo programma a pagina 38”. “Caldoro – spiega Amendola – contraddice le sue promesse elettorali sull’acquisizione della “quota di risorse trattenute a livello nazionale” che tuttora determina un sottofinanziamento della sanità campana. Inoltre, il Governo non accetta una rivisitazione dei criteri della ripartizione del Fondo sanitario nazionale”. “Caldoro – aggiunge il segretario del Pd – doveva ricordare al suo Governo il Decreto di commissariamento della sanità campana dove si specificava, nelle motivazioni, la necessita’ di non alzare ulteriormente le aliquote fiscali regionali”.“Chiedo al neo eletto presidente di avere la schiena dritta verso i suoi colleghi del Governo e verso gli esponenti della Lega Nord, come Luca Zaia, che oggi esultano per il blocco dei Fondi Fas alla Campania dopo che in due anni già 31miliardi di euro sono stati dirottati al Nord. Per questoè urgente l’immediata presentazione della Giunta regionale che avvii una seria discussione sulla sanità in Consiglio regionale” conclude Amendola.

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