Giunta regionale, polemica su De Mita junior e i multi-incarichi

di Redazione

Vincenzo De LucaNAPOLI. Il leader dell’opposizione in Consiglio regionale, Vincenzo De Luca, ex candidato governatore del centrosinistra, esprime un giudizio fortemente critico sulla nuova giunta varata da Stefano Caldoro.

“Ad oltre un mese e mezzo dalle elezioni regionali – afferma De Luca in una nota – viene proposta la nuova giunta campana, ultimi in Italia, a fronte di problemi sociali e di emergenze che avrebbero richiesto tempi di decisione rapidi. La mia è una critica già su queste lungaggini, frutto di una snervante e faticosa contrattazione tra i partiti della coalizione di centrodestra. E’ la conferma di una logica politica che è quella di sempre: contrattazione di potere e mancanza di autonomia”. Per De Luca, “il segno politico di questa Giunta regionale è dato dalla scelta del vicepresidente, onorevole Giuseppe De Mita. Si conferma clamorosamente l’ipoteca, sulla vita della regione da parte di vecchie realtà notabilari, e della logica politica che le contraddistingue”.

Per il sindaco di Salerno “il cambiamento promesso viene del tutto contraddetto. Siamo alla preistoria della politica”. “In questo contesto non esaltante, – aggiunge – che ha già conosciuto la vergogna della sostituzione di due consiglieri di maggioranza interdetti dai pubblici uffici, si registra la presenza in Giunta di alcune figure professionali apprezzabili. Verificheremo il loro grado di autonomia dalle logiche di clientela. Qualche assessore francamente improponibile, e qualche figura marcatamente politica, fanno dubitare che le presenze professorali possano ridursi a figure di pura copertura”. “Aspetteremo, dunque, ognuno alla prova dei fatti, valutandone senza pregiudizio la concreta attività ed i risultati del lavoro istituzionale riconfermando – conclude De Luca – per parte nostra, l’impegno a lavorare in maniera costruttiva e non demagogica alla soluzione dei problemi della nostra comunità”.

A De Luca rimane, infine, una curiosità non soddisfatta: “Capire se la presenza di un Generale della Guardia di Finanza (Gaetano Giancano, con delega al bilancio, ndr.) sia dettata dalla preoccupazione per il Bilancio o dalla necessità di vigilanza all’interno della Giunta”.

MARRAZZO (IDV): “NEPOTISMO”. Tornando alla vicepresidenza andata a De Mita junior, anche il consigliere regionale dell’Idv, Nicola Marrazzo, usa il termine “nepotismo”. “Ancora un De Mita, in Giunta, questa volta vicepresidente, – dice Marrazzo – la speranza di chi pensava che la Campania avesse chiuso con una pagina avvilente della storia regionale recente è andato deluso. Nel segno del nepotismo assoluto Caldoro ha dovuto nominare Giuseppe nipote del più celebre zio Ciriaco De Mita suo vice”. “A far da contraltare ad un centrosinistra coeso e compatto, – aggiunge Marrazzo – che ha dato prova della sua compattezza nell’elezione dell’Ufficio di Presidenza; un centrodestra spaccato, dove non mancano voci di costituzione di gruppo consiliari autonomi che si rifarebbero a ‘Generazione Italia’, l’area di riferimento del presidente della Camera Gianfranco Fini”.

“DOPPI E TRIPLI INCARICHI”. Marrazzo affronta poi il tema dei “multi-incarichi”, che riguardano diversi esponenti della nuova giunta, tra cui parlamentari, senatori, sindaci già in carica, che ora sono anche assessori regionali. E’ il caso dello stesso De Mita junior (già vicepresidente della giunta provinciale di Avellino), di Ernesto Sica (Pdl, assessore alla provincia di Salenro e sindaco di Pontecagnano-Faiano), Marcello Taglialatela (Pdl, parlamentare), Giovanni Romano (Pdl, assessore all’ambiente della provincia di Salerno e ora anche assessore regionale all’ambiente), Sergio Vetrella (Pdl, senatore in carica), Severino Nappi (Udeur, assessore alla provincia di Napoli). “Quello che più preoccupa – sottolinea l’esponente del partito di Antonio Di Pietro – e che ci fa parlare di errata partenza, é sia la forte connotazione della costituita Giunta di un napolicentrismo (che fa impallidire ai più irriverenti tentativi messi in atto dall’ex governatore Bassolino), sia il mantenimento dei doppi e tripli incarichi (compreso quello di parlamentare) che contrasta fortemente con le enunciazioni di principio fin qui fatte dal presidente Caldoro”.

“SOLO UNA DONNA IN GIUNTA”. Il dipietrista critica anche l’esigua presenza di donne in giunta, “ridottasi – dice – nelle ultime ore ad una sola unità (Anna Caterina Miraglia, 53 anni, Docente di diritto privato all’università di Salerno, che avrà la delega di Istruzione, ndr)”. “In definitiva – conclude Marrazzo – una partenza sbagliata che ai campani non lascia intravedere nulla di buono all’orizzonte”.

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