S.MARIA LA FOSSA.Mercoledì 12 maggio era il termine ultimo entro il quale le amministrazioni comunali erano state chiamate a formulare loro osservazioni al Piano Provinciale per la Gestione dei Rifiuti.
Abbiamo voluto portare largomento alla discussione del consiglio comunale e, sul punto, aprire la discussione anche ai presenti, solo al fine di una maggiore dimostrazione della trasparenza che vogliamo ci sia in ordine a tali problematiche. E quanto ha commentato il sindaco Antonio Papa. Lintero consiglio comunale si è schierato per il no a nuove discariche e allinceneritore e per la bonifica integrale dellintero territorio comunale. La nostra posizione ha precisato Papa si è spinta ancora oltre: noi riteniamo che nella problematica vadano coinvolti anche tutti i Comuni dellintera area del Basso Volturno. Sarebbe del tutto inutile dire no a nuove discariche o al termovalorizzatore, se poi si costruisce una discarica su un territorio di altro comune limitrofo al nostro. Otterremmo soltanto gli effetti negativi in termini di impatto ambientale.<!– has been replaced here –>
Le osservazioni prendono le mosse da quanto già dichiarato nero su bianco nel Piano stesso. Ed in particolare è stato affermato che: le discariche e i siti di stoccaggio provvisorio che insistono sul territorio del comune di Santa Maria La Fossa, come pure dei comuni limitrofi, non sono state progettate e gestite nel rispetto dei principi e delle disposizioni del D.Lgs. 36/2003, di attuazione della Direttiva 1999/31/CE, come riconosciuto dalla stessa proposta di Ppgr (pag. 78); che la stessa Provincia di Caserta, ed in particolare lAssessorato allAmbiente, con parere prot. 0192278 del 15.12.2008 , attestava che presso la Zona tra il Volturno e i Regi Lagni, in base a valutazioni della Task Force tecnica istitu ita con delibera di Consiglio Provinciale nr. 4 del 3001.2008, non è compatibile la istituzione di discariche o ulteriori siti di trattamento dei rifiuti, per violazione dei limiti di cui alla direttiva 1999/31/CE; in particolare in detto parere si ricorda come la zona tra i comuni di Santa Maria La Fossa e San Tammaro “non presenta i requisiti geologici e idrogeologici necessari ed è caratterizzata da una tipologia di terreno che allo stato attuale sta manifestando preoccupanti fenomeni di cedimento in prossimità della discarica Bortolotto, che insiste su unarea prossima”; che la stessa Provincia di Caserta sempre nel parere prot. 0192278, inserito nellambito della conferenza di servizi per la realizzazione dellennesima discarica presso il comune di San Tammaro, ricordava che La concretizzazione del nuovo complesso impiantistico in località Maruzzella contribuirebbe ad aggravare la situazione ambientale, già ampiamente compromessa di quel… olo-zoot ecnica; che nel Piano Regionale di Bonifica dei siti inquinanti della Regione Campania, redatto dal Commissario di Governo per lEmergenza Bonifiche e Tutela delle Acque nella Regione Campania, delegato ex O.P.C.M. n. 2425/1996 e SS.OO.MM., ed approvato con D.G.R. nr. 711 del 13.04.2005 le Aree comprese tra i comuni di San Tammaro e Santa Maria La Fossa, che hanno ospitato discariche di rifiuti di grandi entità, comprese le aree di probabile influenza sono considerate Area Vasta ovvero porzioni di territorio interessate da criticità ambientali, connesse alla presenza di fonti molteplici e diversificate di inquinamento, sulle quali devono essere pensati interventi in chiave sistemica di bonifica (pag. 176 della proposta Ppgr e 96 del Piano Regionale di Bonifica dei siti inquinanti della Regione Campania) né non certo possibili ulteriori compromissioni ambientali, che deriverebbero dalla localizzazione di discariche e/o termovalorizzatori; il Vincolo cd. V-05 della proposta di Ppgr Barriera Geologica. Nonché la stessa analisi presente nel Piano, pagine 161 e ss. e tabella allegata V-05 fa emergere che: il territorio del comune di Santa Maria La Fossa e dei comuni limitrofi non presenta requisiti di permeabilità e spessore della barriera geologica e idrogeologica tali da permettere la localizzazione di discariche ovvero di siti di termovalorizzazione, come emerge chiaramente dalla tabella V-05 e allo stato i territori dove sono localizzati i siti di smaltimento e trattamento dei rifiuti, non possiedono le caratteristiche di isolamento e di impedimento al flusso degli inquinanti (pag. 182 in fine e ss).
La presenza di tale vincolo, dovuto alla direttiva 1999/31/CE, trasfusa nel D.Lgs. 36/2003,non ammette che si possa sopperire alla inidoneità dei siti con barriere artificiali ed è la stessa proposta di Ppgr che lo ricorda: “dovrebbe risultare maggiormente comprensibile che eventuali ipotesi localizzati… a dirett iva 199/31/CE non dovrebbero nemmeno essere avanzate. Attraverso la costruzione di barriere artificiali …. . non è mai possibile rendere conformi i siti”·, Nelle stesse aree dove sono localizzate le discariche dei comuni di Santa Maria La Fossa e comuni vicini mancano dati certi e le sole informazioni disponibili derivano da lavori di tesi” Qpag. 190); Il Vicolo cd. V-14 della proposta di Ppgr Aree di elevato pregio agricolo di cui al D.Lgs.228/2001 fa emergere chiaramente, la impossibilità di localizzare nel territorio del comune di Santa Maria La Fossa e dei comuni limitrofi alcuna discarica o impianto di termovalorizzazione: il territorio comunale è caratterizzato da una destinazione prevalentemente agricola e risulta, insieme a quello dei comuni limitrofi, una delle zone di produzione maggiori del latte destinato alla trasformazione in mozzarella di bufala campana Dop. Il territorio comunale, come pure quelli limitrofi, sono inseriti come aree ad agricoltura intensiva e con filiere prod uttive integrate, cd. area B, nel Programma si Sviluppo Rurale 2007-2013 della Regione Campania, approvato dalla Commissione Europea con decisione nr. 5712 del 20.11.2007. Con note prot. 3142, 3147 e 3148 in data odierna il Sindaco provvedeva ad inoltrare richiesta ai Servizi Veterinari delle Asl Locali al fine della certificazione della produzione delle aziende bufaline; le relative attestazioni, che non potranno fare altro che certificare la caratteristica del territorio quale zona intensiva con filiere produttive sarà trasmessa alla Provincia di Caserta; si tratta, pertanto, di un vincolo che ancora una volta impedisce una localizzazione di siti di gestione dei rifiuti. Il Vincolo cd. V-15 della proposta di Ppgr – Aree di cui al Piano Regionale di Risanamento e Mantenimento della Qualità dellAria approvato dal Consiglio Regionale in data 27.06.2007 evidenzia la criticità ambientale della zona tra il Volturno e i Regi Lagni. La tabella v-15 evidenz… une di S anta Maria La Fossa è contiguo ad una zona cd. di osservazione o, peggio, di risanamento, pressa le quali sono superati i valori limite Qvl) oppure dove è violato lo stesso margine di tollerabilità Qml) per la salute umana. Tutti i territori dei comuni limitrofi al nostro si legge sempre nelle osservazioni -, sono inseriti nel citato Piano Regionale di Tutela dellAria quali comuni presso i quali devono essere adottate misure che devono o ridurre linquinamento (zone cd. di risanamento, es. Casal di Principe, San Prisco, Santa Maria C.V., Teverola, San Cipriano dAversa, Casapesenna) ovvero presso le quali deve comunque essere evitato il peggioramento (zone cd. di osservazione, es. Grazzanise, San Tammaro, Capua, Pignataro, Sparanise); evidenziandosi, pertanto, che la localizzazione di discariche e/o di termovalorizzatori, non avrebbe alcun effetto di riduzione dellinquinamento o di mantenimento della qualità dellaria”.
Insomma, si fa presente che la localizzazione presso il territorio del comune di Santa Maria La Fossa e dei comuni limitrofi di impianti di trattamento dei rifiuti violerebbe gli stessi vincoli e limiti evidenziati nello stesso Piano Provinciale dei rifiuti.