KABUL. Un altro attentato insanguina l’Afghanistan all’indomani del violento attacco costato la vita a due soldati italiani.
Un kamikaze si è fatto esplodere contro un convoglio Nato in mattinata, provocandoalmeno 18 morti a Kabul: tra le vittime ci sarebbero dodici civili e sei soldati stranieri, di cui cinque americani.
In una nota, l’Alleanza ha reso noto che ci sono diversi feriti tra i soldati della missione internazionale. Nessun soldato italiano è rimasto coinvolto, secondo quanto riferito invece da fonti dello Stato maggiore della Difesa. L’attacco ha avuto luogo nel cuore di Kabul, in un quartiere che ospita il Parlamento, il museo nazionale, un ospedale gestito da occidentali, il ministero dell’Energia. Un portavoce talebano, Zabihullah Mujahid, ha rivendicato la responsabilità dell’attacco, dichiarando alla Reuters che l’attentatore suicida ha utilizzato un furgone carico di materiale esplosivo. Il presidente afghano Hamid Karzai ha condannato l’attentato nella conferenza stampa al rientro dagli Usa. Secondo l’ambasciatore italiano a Kabul, Claudio Glaentzer, intervistato da Sky Tg24, la recrudescenza degli attacchi dei talebani ha “come cause dirette” l’offensiva in Helmand e quella che si prepara contro Kandahar.
LA DINAMICA. Secondo i testimoni, un kamikaze a bordo di una Toyota Corolla si è lanciato contro un convoglio dell’Isaf, composto da Suv blindati delle truppe statunitensi, nell’ora di punta lungo la trafficata arteria Dar-ul-Aman Road. Poi la forte esplosione: una “palla di fuoco”, sempre secondo il racconto di chi ha assistito alla scena, ha avvolto i veicoli del convoglio, un autobus nei pressi e diverse auto. Pezzi di metallo e di cadaveri sono stati catapultati in strada. Nel complesso, sono almeno 11 i veicoli distrutti. La gran parte delle vittime civili, che in totale sono almeno dodici, si trovava a bordo del bus: tra loro donne e bambini inermi. Il conducente è stato visto accasciarsi morto al volante del mezzo. Il bilancio dei militari dell’Isaf uccisi, di nazionalità Usa e canadese secondo alcune fonti, oscilla tra i cinque e i sette. Per il New York Times, almeno cinque soldati americani sono stati uccisi, mentre altri 5 sono rimasti feriti.