Giamaica, scontri tra polizia e narcos

di Redazione

 KINGSTON. Il governo giamaicano ha dichiarato lo stato d’emergenza in una parte della capitale Kingston, messa a ferro e fuoco dagli scontri con la polizia scatenati da gang di narcotrafficanti e sostenitori che vogliono impedire l’arresto di un “signore della droga”, in procinto di essere estradato negli Stati Uniti.

Le autorità hanno fatto evacuare donne e bambini dai quartieri di Kingston. Gli scontri sono cominciati con l’attacco a tre commissariati di polizia, uno dei quali è stato dato alle fiamme dopo che i poliziotti, a corto di munizioni, sono stati costretti ad abbandonarlo. Due agenti sono stati uccisi, un altro poliziotto e un civile sono rimasti feriti a causa di colpi d’arma da fuoco esplosi durante la guerriglia urbana che si è scatenata nella capitale.

Gli affiliati delle gang di spacciatori hanno eretto barricate e ammassato armi nelle strade di Kingston per protestare contro l’estradizione di Christopher “Dudus” Coke, accusato di essere il capo della più importante banda dedita al traffico di stupefacenti, la “Shower Posse Gang”, che ha ramificazioni negli Usa dove spaccia marijuana e crack.

Il primo ministro Bruce Golding ha presieduto una riunione d’emergenza del governo prima di decretare lo stato d’emergenza a Kingston e nella vicina Saint Andrew, che durerà un mese. Golding ha avvertito le gang del narcotraffico: “Le minacce contro la sicurezza del nostro popolo saranno represse in modo forte e deciso”.

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