TRIPOLI. 104 persone sono morte nello schianto di un aereo nei pressi dell’aeroporto di Tripoli, in Libia. Un bambino olandese di otto anni però è riuscito miracolosamente a salvarsi.
Il velivolo, della compagnia libica Al Afriqiah, proveniva da Johannesburg (Sudafrica).Intorno alle 6, nella fase di atterraggio, il pilota, per cause ancora da accertare, ha perso il controllo: l’aereo è caduto a pochissimi metri dalla pista. Le autorità locali ritengono che a causare la tragedia sia stato un guasto tecnico ed escludono che ci possa essere una relazione con la nube provocata dal vulcano islandese che ieri ha attraversato i cieli del Marocco e che oggi sta passando sull’Algeria.
A bordo c’erano 94 passeggeri e 11 componenti dell’equipaggio. Secondo il quotidiano olandese De Telegraaf , che cita la Federazione olandese del turismo, a bordo dell’aereo si trovavano 61 cittadini olandesi. La maggior parte dei passeggeri era comunque diretta in Europa. Le autorità aeronautiche sudfricane hanno spiegato che 7 passeggeri avevano la coincidenza dalla Libia per Londra, 32 per Bruxelles, 42 per Duesseldorf e uno per Parigi.
L’Unità di crisi italiana, in contatto con l’ambasciata a Tripoli, sta verificando l’eventuale coinvolgimento di connazionali. “Non si hanno notizie di italiani”, riferisce Lorenzo Kluzer, incaricato d’affari Ambasciata d’Italia in Libia.
L’aeroporto internazionale si trova a 34 chilometri dalla capitale libica. La Afriqiyah Airways è una compagnia libica fondata nel 2001 che vola sull’Africa e in Europa, Medio Oriente e Asia. Il simbolo della compagnia, “9.9.99”, si riferisce alla data della “Dichiarazione di Sirte” (Libia) che ha segnato la nascita dell’Unione Africana.
Quello di oggi è l’incidente aereo più grave mai accaduto in Libia dal 22 dicembre del 1992 quando un Boeing 727 della Libyan Arab Airlines si schiantò vicino all’aeroporto di Tripoli provocando la morte di 157 persone.